Inter e Juventus, “due pesi e due misure”: dopo il processo arrivano le condanne | L’operazione svolta dall’antimafia
Nerazzurri al centro delle polemiche di gran parte delle tifoserie, lamentata una differenza di trattamento tra le due big.
Negli ultimi anni, sia Inter che Juventus hanno affrontato difficoltà finanziarie significative, dovute a una combinazione di fattori interni ed esterni. L’Inter, ad esempio, ha sofferto per l’impatto economico della pandemia, la riduzione delle entrate da stadio e il peso di contratti onerosi ereditati dal passato. La società è stata costretta a vendere giocatori importanti, come Romelu Lukaku e Achraf Hakimi, per generare liquidità immediata e ridurre il debito, che aveva raggiunto livelli preoccupanti. Inoltre, la proprietà cinese ha dovuto far fronte a restrizioni sugli investimenti esteri imposte dal governo cinese, aggravando ulteriormente la situazione.
La Juventus, dal canto suo, si è trovata in una situazione complessa a causa di ingenti spese per mantenere una rosa competitiva, come l’acquisto di Cristiano Ronaldo e altri contratti pesanti. Queste scelte, unite a risultati sportivi altalenanti, hanno portato a un bilancio in rosso per diversi esercizi consecutivi. La recente indagine “Prisma”, che ha sollevato dubbi sulle plusvalenze e sulle manovre salariali, ha messo ulteriormente sotto pressione la società, danneggiandone l’immagine e complicando i rapporti con gli investitori.
Entrambe le società stanno cercando di risanare la propria situazione finanziaria con strategie mirate. L’Inter ha adottato una politica di sostenibilità, puntando su una gestione più rigorosa dei costi e sull’utilizzo di giovani talenti per contenere le spese. Parallelamente, ha lavorato per incrementare le entrate attraverso nuovi sponsor, come il recente accordo con Paramount+. La Juventus, invece, ha avviato un processo di riduzione degli ingaggi, rinunciando a giocatori con stipendi elevati e cercando di valorizzare la propria academy.
Entrambe le società hanno inoltre ampliato la loro attenzione al mercato internazionale, con strategie di marketing volte ad attirare nuovi tifosi e investitori. La strada per un pieno risanamento è ancora lunga, ma sia Inter che Juventus stanno lavorando per garantire una stabilità finanziaria a lungo termine.
Inchiesta curve
Recentemente, un’inchiesta ha portato all’arresto di 18 capi ultrà delle curve di San Siro, accusati di estorsione nella vendita dei biglietti, imposizione di “pizzo” sui parcheggi e gestione illecita di attività commerciali intorno allo stadio. Tra gli arrestati figurano esponenti di spicco come Andrea Beretta per la Curva Nord dell’Inter e Luca Lucci per la Curva Sud del Milan.
Le indagini hanno evidenziato una situazione di sudditanza della società Inter nei confronti degli esponenti della Curva Nord, con pressioni esercitate su dirigenti e allenatori per ottenere vantaggi, come un maggior numero di biglietti per le partite. Nonostante ciò, al momento non risultano indagati tra i tesserati dell’Inter.
I social “Due pesi e due misure”
Nelle ultime settimane è in corso una bufera, soprattutto sui social, a causa del comportamento e dei provvedimenti della Figc sulle inchieste che hanno colpito la Juventus prima e l’Inter adesso. Le lamentele più grandi, probabilmente espresse da anti-interisti, riguardano la mancanza di severità contro i nerazzurri.
In molti post i supporters mettono a confronto la punizione e i deferimenti per i dirigenti bianconeri, incluso l’ex presidente Agnelli, il tutto fatto molto rapidamente. Dall’altra parte la mancanza di celerità nelle situazioni che riguardano i nerazzurri. Di certo, aggiungiamo noi, la giustizia se deve arrivare arriva, anche lenta, ma arriva.