Inter, cominciano gli interrogatori: davanti al giudice ammettono tutto | Scattano gli arresti
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Comincia un periodo tosto per l’Inter e il caso ultras che ha coinvolto la curva nerazzurra di San Siro. I giudici vogliono chiarezza.
La Procura di Milano ha concluso un’indagine che ha portato alla luce presunti illeciti nelle curve dello stadio San Siro, coinvolgendo figure di spicco delle tifoserie organizzate di Inter e Milan. Secondo l’accusa ci sarebbe stata una gestione illegale di tutto ciò che riguarda lo stadio milanese.
.L’inchiesta, denominata “Doppia Curva“, ha svelato presunti legami tra le tifoserie e la criminalità organizzata. Il Milan e la Lega Serie A hanno richiesto di costituirsi parte civile nel procedimento, evidenziando la gravità delle accuse e l’intenzione di prendere le distanze da tali comportamenti.
Ulteriori sviluppi dell’indagine hanno portato alla scoperta di presunti favori nella gestione dei parcheggi di San Siro. La Procura di Milano intende chiedere il processo per Palmeri e Zaccagni, ritenendo che vi sia stata corruzione tra privati nei rapporti tra i due. Questo episodio si inserisce in un quadro più ampio di infiltrazioni criminali nelle attività legate allo stadio
.Nel contesto dell’inchiesta, sono emersi anche presunti contatti tra alcuni calciatori dell’Inter e figure di rilievo della Curva Nord. Messaggi e partecipazioni a eventi organizzati dagli ultras hanno sollevato interrogativi sulla natura di tali rapporti. Le autorità stanno esaminando questi elementi per valutare eventuali implicazioni disciplinari o penali.
L’inchiesta parallela della Procura Federale
La Figc ha avviato un’inchiesta sui rapporti tra l’Inter e le frange ultras della Curva Nord di San Siro, a seguito dell’indagine della Procura di Milano che ha portato all’arresto di 19 esponenti delle tifoserie organizzate. L’obiettivo è verificare eventuali violazioni del Codice di Giustizia Sportiva da parte del club e dei suoi tesserati.
Secondo l’articolo 25 del Codice di Giustizia Sportiva, è vietato per le società contribuire finanziariamente o con altre utilità al mantenimento di gruppi organizzati di tifosi; la violazione di questa norma comporta una sanzione pecuniaria da 10.000 a 50.000 euro per i club di Serie A. Per i tesserati, sono proibiti rapporti non autorizzati con esponenti di gruppi di sostenitori non convenzionati; in caso di infrazione, le sanzioni possono includere ammende o squalifiche.
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La vicenda entra nel vivo
Per la prima metà di marzo è attesa la comunicazione ufficiale con le contestazioni. Così come riporta “Virgilionews”, i soggetti coinvolti avranno 15 giorni per essere ascoltati, presentare difese scritte o richiedere un patteggiamento, che potrebbe ridurre la sanzione della metà.
Allo scadere di questo termine, verranno formalizzati i deferimenti.
L’avviso di chiusura delle indagini sarà notificato a chi ha già testimoniato davanti alla Procura di Milano. Nel frattempo, il procuratore Chiné analizzerà ulteriori posizioni prima di emettere decisioni definitive. Se emergessero accuse più gravi, il processo si svolgerebbe tra aprile e maggio.