Insulti a sfondo razzista: partita sospesa | Ennesimo episodio vergognoso in Italia

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No razzismo respect (LaPresse) Goalsicilia

Ancora una volta episodi di razzismo hanno indignato il mondo dello sport. Buu e ululati al giocatore avversario.

Il razzismo nel calcio è un problema che ha segnato la storia della Serie A, una delle leghe più prestigiose al mondo. Nonostante i tentativi di contrastare il fenomeno, diversi episodi di discriminazione razziale sono emersi negli ultimi anni, con protagonisti anche giocatori di alto livello. Il razzismo diventa una questione di grande rilevanza ogni volta che un atleta subisce insulti o manifestazioni di odio a causa della sua origine.

Uno degli episodi più clamorosi coinvolge Mario Balotelli, che nel corso della sua carriera è stato bersaglio di numerosi insulti razzisti. Durante una partita tBalotelli fu oggetto di cori razzisti da parte dei tifosi avversari. L’attaccante reagì, lanciando un messaggio forte contro il razzismo e dichiarando che non avrebbe più tollerato simili comportamenti. Nonostante ciò, l’incidente dimostra come il razzismo continui ad essere un problema serio, anche nei contesti di altissimo livello come la Serie A.

Anche Zlatan Ibrahimovic, noto per la sua personalità carismatica e forte, non è immune dal razzismo. Durante un match contro il Napoli nel 2021, l’attaccante del Milan subì insulti razzisti da parte di alcuni tifosi avversari. La sua reazione fu di sfida, ma il suo caso evidenziò un altro aspetto del razzismo nel calcio: l’influenza dei tifosi e la difficoltà di arginare un fenomeno che sembra essere radicato in una parte della cultura calcistica.

Romelu Lukaku è stato protagonista di un altro episodio di razzismo che ha scosso la Serie A. Durante un match tra Inter e Juventus nel 2023, l’attaccante belga fu bersagliato da cori razzisti provenienti dalla curva bianconera. Il suo gesto di fermarsi e chiedere giustizia ha messo ancora una volta in evidenza la necessità di una lotta più concreta contro il razzismo nel calcio, sia da parte delle autorità che dei club. Anche il portiere Mike Maignan, in occasione di un match con il Milan, subì insulti razzisti, e la sua denuncia ha fatto emergere ancora una volta il problema che persiste nel nostro calcio.

Ennesimo episodio di razzismo

Durante la partita di Serie B tra Brescia e Sampdoria, il centrocampista nigeriano Ebenezer Akinsanmiro è stato vittima di insulti razzisti da parte dei tifosi bresciani. Classici buu ed ululati quando il calciatore, classe 2004 e nigeriano, era in possesso della palla.

Al 24′ del primo tempo, Akinsanmiro ha segnalato all’arbitro Daniele Massa di aver udito ululati razzisti provenienti dalla Curva Nord del Brescia. In risposta, lo speaker dello stadio ha invitato il pubblico a mantenere un comportamento corretto e sportivo.

Ebenezer Akinsanmiro (LaPresse) Goalsicilia

La reazione del calciatore

Dopo l’annuncio dello speaker di interrompere gli atteggiamenti razzisti, alcuni presenti hanno anche fischiato questo annuncio. Così quando al 33′ il doriano Coda ha trovato il gol, Akinsanmiro, probabilmente stufo degli insulti, ha esultato dentro la porta bresciana imitando una scimmia.

Per questo è stato ammonito, così come prevede un assurdo regolamento, dall’arbitro per un gesto provocatorio nei confronti del pubblico avversario. Tuttavia questo episodio ha fatto riflettere su come il protocollo in caso di episodi razzisti sia tutt’altro che impeccabile.