Infortunio Berrettini: svelata la verità sulla Coppa Davis | Cosa gli serve per la convocazione in nazionale
Se in questi ultimi tornei darà risposte confortanti, un posto sarà sicuramente riservato a lui.
La carriera di Matteo Berrettini, uno dei tennisti italiani più talentuosi degli ultimi anni, è stata spesso segnata da numerosi ostacoli. In particolare, gli infortuni sono stati una costante che ha rallentato la sua ascesa nel circuito internazionale. Problemi fisici, soprattutto a livello muscolare e articolare, hanno costretto Berrettini a fermarsi in più occasioni, facendogli perdere momenti cruciali di preparazione e competizione.
Uno dei momenti più difficili è stato il 2022, quando Berrettini ha dovuto rinunciare a partecipare a diversi tornei importanti, inclusi alcuni del Grande Slam, a causa di un’operazione alla mano. Questi stop prolungati hanno influito non solo sulla sua classifica mondiale, ma anche sulla fiducia in se stesso, costringendolo a ricominciare da capo ogni volta.
Oltre agli infortuni, la pressione di dover confermare il proprio talento dopo aver raggiunto la finale di Wimbledon nel 2021 ha avuto un impatto sulla sua prestazione. Ogni volta che sembrava essere in forma, un nuovo contrattempo o una fase di scarsa performance lo riportavano indietro, allontanandolo dalle vette del tennis mondiale.
Nonostante queste difficoltà, Berrettini ha mostrato una notevole capacità di ripresa. Negli ultimi mesi, il tennista romano ha dato segnali positivi, dimostrando di essere in netto miglioramento sia fisicamente che mentalmente. Con diverse vittorie e buone prestazioni, sembra aver ritrovato il ritmo giusto, pronto a tornare competitivo ai massimi livelli del tennis internazionale.
La Coppa Davis
Tra un mese, il 21 novembre, l’Italia scenderà in campo a Malaga per iniziare la difesa della Coppa Davis, vinta lo scorso anno dopo 47 anni dal primo successo. Nei quarti di finale, l’Italia affronterà l’Argentina in una sfida a eliminazione diretta. Per il capitano Volandri, questo mese sarà cruciale per definire le convocazioni, una scelta complicata vista la grande disponibilità di giocatori di alto livello, con il numero uno al mondo e altri sei tennisti tra i top 50.
A settembre, Volandri aveva pre-convocato Sinner, Musetti, Cobolli, Bolelli e Vavassori. Se Berrettini dimostrerà una buona condizione fisica nei prossimi tornei, sarà quasi certamente convocato, completando il tanto atteso trio con Sinner e Musetti. Berrettini è fondamentale non solo per le sue prestazioni, ma anche per la sua leadership e il suo carisma, particolarmente preziosi sulla superficie veloce di Malaga.
Dilemma nel doppio
Per quanto riguarda le riserve, Cobolli sembra al momento preferito ad Arnaldi, che ha avuto un ottimo 2023 ma è in calo dopo la semifinale di Montreal. Cobolli, invece, è in forte crescita e dimostra grande determinazione, qualità ideale per le sfide di Coppa Davis.
Il dilemma maggiore resta nel doppio: Bolelli e Vavassori, dopo una grande stagione, meritano di essere presenti, ma schierarli significherebbe lasciare fuori uno tra Musetti, Berrettini e Cobolli. Una scelta difficile per Volandri.