Infiltrazione mafiosa in Serie A: il club in mano alla malavita organizzata | La FIGC è complice

Mondo della Serie A sotto shock, infiltrazione mafiosa all’interno: il club in mano alla malavita organizzata
Negli ultimi mesi, per quanto riguarda il calcio italiano, non si sta parlando d’altro se non delle inchieste e delle vicende che vedono come protagonisti (in negativo) gli Ultras di determinate squadre del campionato di Serie A.
In particolar modo quelle di Inter e Milan che, nonostante siano passati mesi, stanno facendo ancor discutere. Una situazione tutt’altro che tranquilla visto che le accuse piovute sono molto gravi.
A far partire l’inchiesta ci ha pensato il noto giornalista e conduttore televisivo, Massimo Giletti. Lo stesso che ha ammesso di aver ricevuto delle minacce dopo aver raccolto delle importanti prove e testimonianze che inguaierebbero le due squadre simbolo di Milano.
Il club, quindi, nelle mani della malavita organizzata. Si parlerebbe, addirittura, di biglietti per le partite (sia in casa che fuori) completamente gratuiti a personaggi poco raccomandabili.
Serie A sotto shock, il club vittima della malavita organizzata: cosa succede
Un’altra bomba, in questi giorni, è stata lanciata dal sito dedicato al gossip come ‘Dagospia‘. Protagonista, ancora una volta, in questo caso è Gabriele Gravina. Il numero uno della Figc, in quel di Milano, sarebbe stato a cena con il responsabile dell’ufficio Legale della Federazione (colui che avrebbe festeggiato l’ultimo scudetto dell’Inter a bordocampo), il presidente nerazzurro Beppe Marotta e l’avvocato del club lombardo. Ad attaccare, pesantemente, sia Gravina che Marotta ci ha pensato il sito “TuttoJuve”.
“La Figc era allo stesso tavolo con chi dovrebbe essere da lei stessa giudicato su una serie di questioni quali: iscrizione al campionato poi vinto grazie alla garanzia di una società che non ha pagato i debiti portando al pignoramento nerazzurro prima di finire in bancarotta; mancata comunicazione del passaggio di mano del 31% delle azioni possedute fino al 2021 dalla misteriosa Lion Rock, poi depennata anche dalle Cayman; sponsor di dubbia consistenza in passato e di sicura irregolarità nel presente; rapporti e frequentazioni con gli ultrà vietati dal regolamento, con l’aggravante dell’infiltrazione mafiosa negli stessi gruppi, da parte di dirigenti, allenatore e giocatori; parole di un collaboratore di giustizia che tirano pesantemente in ballo i vertici societari“.

Stoccata storica, il presidente nel mirino delle critiche
Lo stesso sito dedicato al tifo bianconero, inoltre, redarguisce ancora una volta Gravina: “Colui che se l’è presa con la Lazio visto che i suoi giocatori si sono sottoposti ad un confronto con gli ultrà dopo il 5-0 subito a Bologna. “Non si può avere contatti con gli ultrà, è vietato dal regolamento!” ha tuonato il numero uno della Figc“.
Ironicamente il sito ha concluso dicendo: “Disse colui che si era alzato dal tavolo a cui era seduto con chi è risultato da intercettazioni, verbali e confessioni legato a doppio filo con i gruppi organizzati e infiltrati dalla malavita“.