Infantino a GS.it: “Questa è la terza volta che mi accostano al Trapani. Minore ambizioso e il Dattilo…“

Pietro Infantino, nome forte per la panchina del possibile nuovo Trapani, parla così a Goalsicilia.it. 

Mister, ti sei messo alle spalle una stagione lunga e faticosa raggiungendo la salvezza con la Cittanovese. 

“All’inizio l’obiettivo era un altro, un campionato medio alto, ma sicuramente il bilancio è positivo perché quando sono rientrato dopo tre mesi alla guida, ho trovato una squadra in piena corsa play out a soli due punti dal Marina di Ragusa. La seconda parte di campionato è stata importante, tra l’altro abbiamo raggiunto il podio della classifica ‘Giovani di valore’ che consente alla società di avere un ritorno economico. La soddisfazione maggiore è però il riconoscimento della città per i valori, i comportamenti e i messaggi che ho sempre mandato”. 

Appena archiviata la stagione, il tuo nome è stato accostato al Trapani. 

“Fa molto piacere. Mi accostano al direttore Salvo Castorina con cui c’è un grande rapporto e con cui ho lavorato insieme a Messina e ad Acireale. Ad oggi però non c’è niente di concreto anche perché non c’è il passaggio di società, c’è solo la mia disponibilità al gruppo Minore. Ringrazio il direttore Castorina che non mi ha mai chiamato prima della fine del mio campionato con la Cittanovese perché ci tengo a concludere prima il rapporto con una società e poi iniziarne un altro per rispetto della mia professionalità, della società che ci paga e dei ragazzi che alleno. Anche altre società mi hanno chiamato ma ho sempre rinviato incontri e possibili proposte anche perché il campionato è stato lungo ed estenuante”. 

Parlavi di altre offerte per il tuo futuro, quindi non è escluso che tu possa accettarne qualcuna che non è il Trapani? 

“Io cerco una società e un gruppo di lavoro che dia continuità e con cui abbia un progetto condiviso. Mi hanno cercato altre due società, una siciliana e una calabrese, club con grande blasone. In questo momento ho dato però priorità a Salvo Castorina per il rapporto e la stima reciproca”.

Ad oggi però, la società non c’è.

“C’è un’idea che si sta costruendo, se poi vedrà la luce, sarò felicissimo”. 

Questa è la terza volta che il tuo nome viene accostato alla panchina granata.

“La prima volta con Pitino siamo andati in barca con il Comandante Morace ma poi è stato scelto il progetto Boscaglia.  La seconda volta, dopo la retrocessione in C, Polenta voleva coinvolgermi in un progetto giovani ma poi l’intervento di Faggiano ha portato all’arrivo di Italiano e Rubino”. 

Comunque vada, Trapani, dopo anni travagliati, merita calcio vero. 

“Sicuramente, in Sicilia ci sono tante piazze che meriterebbero campionati importanti, ci vuole programmazione lunga e nessuna fretta di vincere. Il presidente Minore è ambizioso e vuole fare grandi cose, senza dimenticare che anche il Dattilo è una società importante che può fare bene”. 

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Damiani Vittorio