Imane Khelif, dopo l’Olimpiade esce fuori la verità: le accuse non erano infondate | L’atleta esclusa definitivamente

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Imane Khelif (LaPresse) Goalsicilia

Dopo le polemiche alle Olimpiadi continua un periodo fastidioso per Imane Khelif. La pugile algerina deve rinunciare ai mondiali. 

Imane Khelif ha avuto un percorso straordinario nel torneo di pugilato femminile alle Olimpiadi di Parigi 2024, nella categoria dei 66 kg. Dopo aver superato brillantemente le fasi preliminari, ha affrontato in semifinale la thailandese Janjaem Suwannapheng, imponendosi ai punti con una prestazione dominante. Questa vittoria le ha garantito l’accesso alla finale, realizzando un sogno che coltivava da otto anni.

Nella finale, disputata presso il celebre Roland Garros, Khelif ha affrontato la cinese Liu Yang. Sin dal primo round, l’algerina ha mostrato aggressività e precisione, piazzando tre colpi diretti al volto dell’avversaria e aggiudicandosi il round con un netto 5-0. Nel secondo round, nonostante una breve reazione di Liu, Khelif ha mantenuto il controllo, ottenendo nuovamente l’unanimità dei giudici. Nel terzo e ultimo round, ha consolidato la sua superiorità, concludendo il match con un’altra valutazione unanime a suo favore.

Con questa vittoria, Imane Khelif è diventata la prima donna algerina a conquistare una medaglia olimpica nel pugilato, segnando una pietra miliare nella storia sportiva del suo paese. Al suo ritorno in Algeria, è stata accolta con entusiasmo e celebrazioni, riconoscendo il suo impegno e la dedizione che l’hanno portata a raggiungere questo traguardo.

Il successo di Khelif alle Olimpiadi di Parigi rappresenta non solo un trionfo personale, ma anche un’ispirazione per le future generazioni di atlete algerine e di tutto il mondo. La sua determinazione e il suo talento hanno dimostrato che, con dedizione e sacrificio, è possibile raggiungere i massimi livelli nello sport internazionale.

Le polemiche su Khelif

Il caso di Imane Khelif ha acceso un dibattito acceso sui confini del genere nello sport. La pugile algerina, dopo aver ottenuto ottimi risultati, si è trovata al centro di aspre critiche e accuse infondate sulla sua identità sessuale. Le polemiche, alimentate da pregiudizi e stereotipi, hanno messo in discussione la sua integrità e le sue capacità atletiche.

È inaccettabile che un’atleta venga giudicata e attaccata sulla base del suo aspetto fisico o di presunti vantaggi competitivi legati al sesso. Le accuse mosse a Khelif sono il frutto di una visione binaria e rigida del genere, che non tiene conto della complessità delle identità sessuali e delle variazioni fisiologiche individuali. È fondamentale promuovere un approccio più inclusivo e rispettoso verso tutti gli atleti, indipendentemente dalle loro caratteristiche fisiche.

Mondiali Pugilato (Sito ufficiale) Goalsicilia

Khelif esclusa dal Mondiale

L’IBA ha confermato l’esclusione di Imane Khelif dai Campionati Mondiali di Boxe Femminili, in linea con le sue politiche sui test di idoneità di genere. Il segretario generale Chris Roberts ha ribadito l’impegno dell’organizzazione nel garantire la parità nella competizione, sottolineando l’importanza di rispettare i regolamenti tecnici.

La decisione, già presa lo scorso anno, è stata ribadita nonostante le polemiche e le posizioni contrastanti espresse da altri organismi sportivi. L’IBA ha inoltre annunciato che continuerà a condurre test di idoneità a campione durante i campionati mondiali.