Il vero proprietario del Milan: ecco chi muove i fili in società | Cardinale smascherato

Novità importanti in casa Milan in chiave dirigenziale dopo gli ultimi avvenimenti, il potere non è solo nelle mani di Cardinale.
Gerry Cardinale è un imprenditore statunitense, fondatore e CEO di RedBird Capital Partners, una società di investimenti con una forte presenza nel settore sportivo. Nel 2022, attraverso RedBird, ha acquisito il Milan, portando una nuova visione strategica al club. Cardinale ha enfatizzato l’importanza di combinare l’innovazione americana con la ricca tradizione storica italiana del Milan, puntando a riportare il club ai vertici del calcio mondiale.
All’interno della dirigenza del Milan, Cardinale ricopre il ruolo di presidente, con Paolo Scaroni che funge da presidente esecutivo. L’amministratore delegato, Giorgio Furlani, è responsabile delle operazioni quotidiane del club, mentre il direttore generale, Ivan Gazidis, gestisce gli aspetti amministrativi e strategici.
Zlatan Ibrahimovic, dopo aver concluso la sua carriera da calciatore nel 2023, è stato nominato senior advisor del Milan da RedBird Capital Partners. In questo ruolo, pur non essendo parte ufficiale dello staff manageriale, Ibrahimovic è coinvolto nelle questioni organizzative interne del club, fungendo da “rappresentante” di Cardinale.
Questa struttura dirigenziale mira a garantire un equilibrio tra tradizione e innovazione, con l’obiettivo di riportare il Milan ai vertici del calcio mondiale. La combinazione di leadership esperta e visione strategica rappresenta un passo importante per il futuro del club.
Cardinale contestato
La contestazione dei tifosi del Milan nei confronti di Gerry Cardinale, proprietario del club, ha radici in diverse problematiche percepite dalla tifoseria. Le critiche si sono intensificate con manifestazioni di dissenso sempre più evidenti. I tifosi contestano principalmente la gestione societaria, ritenuta distante dalle ambizioni sportive e dalla tradizione del club.
Le critiche si sono manifestate in vari modi: striscioni, cori durante le partite, e proteste organizzate. In particolare, la Curva Sud, cuore pulsante del tifo rossonero, ha espresso con forza il proprio malcontento, chiedendo un maggiore coinvolgimento nelle decisioni societarie e investimenti più consistenti nella squadra. La tifoseria lamenta una mancanza di chiarezza nelle strategie future e un allontanamento dai valori che hanno reso il Milan uno dei club più prestigiosi al mondo.

Chi comanda nel Milan
L’incontro tra Furlani e Cardinale negli Stati Uniti ha delineato un nuovo assetto per il Milan. Furlani torna in Italia con un rafforzamento del suo potere decisionale, chiarendo le dinamiche interne del club. Questo incontro ha dissipato i dubbi sulla catena di comando, consolidando il ruolo di Furlani come figura centrale nella gestione rossonera.
Con un maggiore peso anche sulle questioni tecniche, Furlani si trova ora ad affrontare la cruciale scelta del nuovo direttore sportivo. I nomi di Tare e Paratici emergono come principali candidati, ma non si escludono sorprese, con possibili profili provenienti da altri club. Questo cambiamento segna una fase importante per il Milan, con Furlani al timone delle decisioni chiave.