Nuovo appuntamento con la rubrica “Il Trapani visto da…” targata Goalsicilia.it. Protagonista Salvatore Puccio, che ci dice la sua sulla situazione in casa granata:
Salvatore, contro la Ternana una sconfitta bruciante. Quanto questo risultato potrebbe influire nella corsa salvezza?
“Tantissimo! Come del resto hanno fin qui influito il pari con l’Avellino in casa e quello con il Latina, scontri diretti che andavano vinti a tutti i costi. Ma nel cammino verso la salvezza granata, ti dico che pesano pure i due pareggi di Ascoli e La Spezia, che hanno caratterizzato una squadra costretta a partire sempre con uno o due gol di scarto al passivo e costretta a rincorrere un risultato che, se non fosse per dei gol subiti in maniera ingenua, sarebbe stato un altro. Poi la sconfitta all’ultimo minuto contro il Cittadella, a mio parere, ha pesato tantissimo sul piano psicologico e le conseguenze si sono viste nel pareggio successivo in casa con il Latina e proprio domenica scorsa nella sconfitta al “Liberati” di Terni. La squadra è apparsa un po’ sulle gambe e, soprattutto contro la Ternana, ha sbagliato completamente approccio alla partita, affrontandola senza la rabbia e la verve che deve avere una squadra che lotta per la salvezza, come se avesse perso fiducia nei propri mezzi. Quindi non è la singola partita ad insidiare il percorso salvezza dei granata. Se aggiungiamo alla classifica attuale i punti lasciati dall’undici di Calori in queste partite che ti ho citato, adesso staremmo qui a parlare di tutt’altra cosa”.
Cosa salvi della trasferta di Terni? E chi sono i giocatori che ti hanno maggiormente deluso?
“Salvo Igor Coronado. Il brasiliano, partito dalla panchina per una botta rimediata nella gara con il Latina che lo ha costretto ad allenarsi poco in settimana, è subentrato al 50’, quando la partita era già compromessa. Ma l’attaccante granata ha dimostrato il suo valore prendendo in mano la squadra, risvegliando i suoi compagni e tutta la manovra granata. Diciamo che il Trapani si è visto quando ha fatto il suo ingresso in campo il numero 20 trapanese. Lui è stato l’ispiratore delle azioni più pericolose del Trapani e un paio sono state concluse da Coronado stesso, come nell’occasione del tiro alzato con le punta delle dita da Aresti sopra la traversa, che aveva già fatto gridare al gol. E la rete della bandiera realizzata con un fendente da 20 metri, su cui l’estremo difensore rosso verde stavolta nulla ha potuto. Rete che è arrivata al 91’, troppo tardi per rimediare al risultato. Ma resta il fatto che la prestazione di Igor Coronado ha dimostrato che il Trapani non può prescindere dal talento brasiliano. Il resto tutti bocciati, Calori compreso, per il semplice fatto di aver lasciato in panchina per un tempo il suo migliore giocatore. Capisco che la decisione del mister granata è stata condizionata dalle non perfette condizioni fisiche del brasiliano. Però, io personalmente nel momento in cui ho disponibile il mio migliore giocatore, lo mando in campo tutta la vita, indipendentemente dal fatto che si sia allenato poco in settimana”.
Dopo una partenza sprint nel 2017, adesso la squadra ha conquistato appena un punto nelle ultime tre gare. Da cosa pensi possa dipendere questa flessione?
“Sicuramente da fattori naturali e poi dai limiti tecnici e tattici che questa squadra ha palesato di partita in partita. Non dimentichiamoci che i granata erano chiamati a disputare un girone di ritorno in salita, e che salita, per tentare di compiere il miracolo. La squadra è partita con soli 13 punti al giro di boa e ne ha macinati di punti per agganciare il gruppone della salvezza, non perdendo per ben sette partite di fila. Poi il calo fisiologico ci può stare, perché non si può pretendere di giocare sempre al massimo della concentrazione, con il chiodo fisso di vincere a tutti i costi. E il calo si è già visto nella partita casalinga contro il Latina e nella sconfitta di Terni. Guarda, è da quattro anni che seguo la serie B, ma credimi, la Ternana di domenica contro il Trapani è stata tra le più brutte formazioni fin qui viste. Due gol regalati dai granata e credo che a un certo punto le “fere” si siano chieste: ‘come facciamo a vincere per 2-0?’. Colpa dei limiti di una squadra che la proprietà non ha voluto rafforzare a dovere nella finestra di gennaio. Il ds Salvatori ha giostrato come meglio ha potuto limitato dal budget messogli a disposizione della società. Anche lo stesso Calori sta facendo miracoli con la rosa che ha a disposizione. La verità è che a questa squadra manca palesemente un centravanti d’area di rigore ed un centrale difensivo di categoria. E la responsabilità è tutta della proprietà che non ha voluto reinvestire gli introiti della vendita di Petkovic e Scozzarella. Fa rabbia pensare a una retrocessione in un campionato che quest’anno si è livellato notevolmente verso il basso. Bastava poco, ma probabilmente la società questo piccolo sforzo non l’ha voluto fare. Comunque finché la matematica non condannerà il Trapani, la speranza è viva, foss’altro perché con le penalizzazioni la classifica in basso cambierà abbastanza. Però ti dico in maniera molto spicciola, che se al 22 Maggio il Trapani sarà retrocesso in Lega Pro, sarà stato per i sette o otto punti persi nel girone d’andata con Guerrieri in porta e perché la società non ha voluto acquistare a gennaio una punta centrale e un difensore d’esperienza”.
Adesso arriva la parte difficile del calendario, con Bari, Benevento e Verona in rapida successione. Proviamo a stilare una tabella di marcia…
“È difficile stilare una tabella di marcia. Bisogna vivere di partita in partita, perché la serie B ci ha insegnato che ogni partita è storia a sé. Non c’è mai un risultato scontato, perché il campionato cadetto si distingue per il suo equilibrio, le sue incertezze, dove la prima della classe può perdere tranquillamente con l’ultima in classifica. Sulla carta l’undici di Calori è chiamato ad affrontare un trittico di partite proibitive. Ma sono quelle che ti fanno scattare l’orgoglio, la fame, la sete e la voglia di dimostrare di non essere secondi a nessuno. Oggi il Trapani non deve guardare la classifica ma giocare partita dopo partita, a cominciare da sabato quando sarà di scena al “Provinciale” la corazzata Bari. La squadra di Colantuono, dopo la vittoria di sabato scorso contro la capolista Frosinone, vuole vincere a tutti i costi per agganciare i primi due posti utili per la promozione in serie A. Ma anche il Trapani dovrà e vorrà vincere, per scrivere la storia di un miracolo salvezza. Perché la storia non si scrive solo vincendo i campionati, ma anche salvandoli. Ed in più i granata avranno il calore dei tifosi di un “Provinciale”, che alla salvezza crede ancora”.