‘Il Trapani visto da… Puccio’: “Con l’Entella meritavamo di più. Salvezza non impossibile, secondo me…”

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Nuovo appuntamento con la rubrica “Il Trapani visto da…” targata Goalsicilia.it. Protagonista Salvatore Puccio, che ci dice la sua sulla situazione in casa granata:

Salvatore, impossibile non partire dal primo Trapani targato Calori. Che impressione ti ha fatto?

“Dal risultato ottenuto, sicuramente positiva. Un pareggio che muove la classifica dopo due giornate di stop è importante per una squadra che deve salvarsi. Ma credo che al di là del risultato, il nuovo corso dei granata, targato Calori abbia dato buone indicazioni per quello che la squadra ha messo in campo a Chiavari. Anche se solo da una settimana, il neo mister granata ha fatto intravedere quale potrebbe essere il suo sistema di gioco. Intanto una difesa a quattro alta che non ha quasi mai permesso all’Entella di arrivare in porta, anche grazie a delle corrette diagonali dei difensori granata. Il trequartista dietro le punte con un piccolo ritocco a centrocampo, dove Matteo Scozzarella ha giocato in una posizione più avanzata e dietro, più a copertura in un ruolo di regista arretrato, Santiago Colombatto. Questo mi è parso il Trapani di Alessandro Calori. Un 4-3-1-2 con cui i ragazzi granata “hanno giocato a calcio”. Mettici l’approccio giusto alla partita e la voglia di riscatto, foss’altro per il cambio dell’allenatore, ne è uscita fuori una partita che la squadra di Calori avrebbe meritato senza dubbio di vincere”.

La squadra ha cominciato la gara in maniera propositiva. Poi ha rischiato di perdere la partita e infine è arrivato il pari. Secondo te si tratta di un risultato giusto?

“Assolutamente no! Per come si è svolta la gara il pareggio sta stretto ai granata. L’hanno condotta sempre loro, andando in vantaggio su azione manovrata, cosa che non si vedeva da un bel po’. L’Entella di rado si è affacciata dalle parti di Guerrieri, con il Trapani che invece ha avuto le occasioni per chiudere la partita. E ti dico che se non fosse stato per quella papera dell’estremo difensore granata, la partita si sarebbe chiusa tranquillamente con la vittoria dell’undici di Calori per una rete a zero. Perché fino a quel regalo di Guerrieri i padroni di casa non manifestavano di poter impensierire i granata. Ma sai come succede spesso, raggiunto il pareggio la squadra di casa è come se fosse resuscitata e in quei 5′ di vitalità è riuscita ad andare addirittura in vantaggio. Credimi, in quel momento ho pensato che l’annata fosse segnata per il Trapani. Poi il guizzo di Citro ha ridato la giusta dimensione ad una contesa che, ripeto, il Trapani avrebbe meritato di fare sua”.

A Chiavari è arrivato l’erroraccio (non il primo in campionato) di Guerrieri. Quanti punti sta costando la sua inesperienza? Ritieni che a gennaio il Trapani dovrà intervenire sul mercato anche per il portiere?

“Adesso non voglio scendere nei particolari, ma sei o sette punti ce li ha sulla coscienza il portiere romano. Non me ne voglia Guido Guerrieri, che avrà sicuramente delle qualità per ricoprire questo ruolo, solo che sta accusando palesemente il salto dalle giovanili alla prima squadra. Perché si possono vincere tutti i campionati Primavera che vuoi, ma stare tra i pali in serie B è un’altra cosa. E il portiere granata sta dimostrando tutti i suoi limiti e la sua inesperienza a difendere una  porta nel difficile campionato cadetto. Il suo secondo, che è poi più stagionato di lui, Simone Farelli, con i suoi 33 anni suonati, sembra non dare le garanzie giuste che un portiere della sua età debba dare. E dunque il nuovo ds Fabrizio Salvatori dovrà intervenire sul mercato di gennaio soprattutto per acquistare almeno un portiere di categoria che dia fiducia e sicurezza ai compagni e a una squadra che non sta vivendo per nulla un buon momento. Senza portiere non si va da nessuna parte, difficilmente il Trapani potrà salvarsi. Quindi, a mio parere, un estremo difensore dovrà essere il primo acquisto del mercato di riparazione per il Trapani”.

In fondo alla classifica è rimasto soltanto il Trapani e l’Avellino penultimo è distante cinque punti. Sei d’accordo con quanti sostengono che il destino dei granata sia già segnato?

“Se ci si rifà ai corsi e ricorsi storici, ti dico che in serie B la squadra che fin qui ha stazionato all’ultimo posto in classifica ha finito per retrocedere. Ma il mio cuore da tifoso (perché noi giornalisti siamo pure tifosi, è inutile nascondersi) finché la matematica non ci condanna terrà sempre aperta la speranza che la squadra possa raggiungere la salvezza. Da giornalista, addetto ai lavori, ti dico che il Trapani in queste 18 gare di campionato, tranne un paio di volte, non è stata mai messa sotto da nessun avversario. Sono stati gli episodi in negativo che hanno segnato fin qui la stagione granata. Personalmente non sono per nulla rassegnato, perché mi sono fatto una traccia di quale potrebbe essere il percorso salvezza per i granata: chiudere il girone d’andata a 15-16 punti, intervenire sul mercato di gennaio in maniera corposa, con l’acquisto di almeno 5-6 elementi nuovi e riuscire a fare 30 punti nel girone di ritorno. Con 45-46 punti quest’anno dovrebbe essere salvezza matematica. Troppo bello per essere vero, direbbe qualcuno, ma nemmeno impossibile!”.