Nuovo appuntamento con la rubrica “Il Trapani visto da…” targata Goalsicilia.it. Protagonista Salvatore Puccio, che ci dice la sua sulla situazione in casa granata:
Salvatore, il Trapani è tornato a esultare dopo diversi mesi dall’unica vittoria in campionato. Che aria si è respirata allo stadio?
“La vittoria è il toccasana di un qualsiasi momento difficile che può vivere una squadra di calcio. Ti dà fiducia, speranza, convinzione nei tuoi mezzi e la consapevolezza che nel calcio tutto è possibile. Questa è l’aria che si è respirata sabato al “Provinciale”, dopo il triplice fischio del sig. Nasca di Bari. Un’aria nuova rimasta compressa al 38′ per il gol di Galabinov, che ha fatto riemergere i fantasmi del girone d’andata, ma sprigionata dall’uno-due siglato prima da Coronado e poi dal neo acquisto Maracchi, che ha dato agli uomini di Calori una vittoria in rimonta importantissima per iniziare nel migliore dei modi questo girone di ritorno in cui il Trapani è chiamato a compiere una vera e propria impresa per conquistare la salvezza. E quest’aria nuova è stata portata, sicuramente, dai nuovi arrivi in casa granata. Gente con meno qualità, ma più fresca, pronta a sposare la causa di questo Trapani. Gente senza molte scorie nella testa e non invisa a una tifoseria molto delusa da una stagione fin qui balorda. Nuovi che dovranno liberare da queste scorie la testa dei vecchi. Anche se per questo ci avrà pensato mister Calori, che in queste due settimane ha lavorato soprattutto per far capire ai suoi giocatori che salvarsi equivale a vincere un campionato. L’avrà capito Citro, che da tempo vuole andare via, ma vedendolo all’opera sabato (una delle sue migliori prestazioni, gli è mancato solo il gol sfiorato in due occasioni), spero cambi idea, perché il Trapani, a mio parere, ha bisogno del “Messi di Fisciano”. Credo poi, che la prestazione contro il Novara abbia fatto riaccendere quel lume di speranza in quei tifosi ormai sfiduciati. Quindi un ‘aria di fiducia, di speranza, perché l’inizio promette bene. Ma attenzione la strada è ancora lunga e tortuosa e bisogna dare seguito alla vittoria contro il Novara di giornata in giornata. Altrimenti si è fatto il nulla”.
Una prestazione di sostanza e un Novara che è sembrato accontentarsi di svolgere il compitino. Come hai letto la partita?
“Credo che la squadra dell’ex Boscaglia, abbia avuto il torto di pensare che, una volta andata in vantaggio, avrebbe fatto un sol boccone del fanalino di coda del campionato. Solo che si è trovato di fronte un Trapani lontano parente di quello visto nel girone d’andata. Un Trapani nuovo, con gente nuova, disposta in maniera diversa in campo. Ma soprattutto un Trapani che aveva più fame, più voglia, più desiderio del suo diretto avversario, che non è riuscito, forse, quasi mai ad entrare in partita. E questo ha fatto la differenza”.
A essere decisivo Federico Maracchi, centrocampista acquistato nel corso del calciomercato invernale e voluto fortemente da Calori. Come giudichi la prestazione dei nuovi?
“Assolutamente sopra la sufficienza i tre che hanno giocato. E ti dico, con un pizzico di presunzione, che se avesse giocato Lamin Jallow, attaccante prelevato dal Chievo, avrebbe fatto bene pure lui. Giocatore veloce, capace di attaccare la profondità, sarebbe stato devastante in quelle ripartenze messe in vetrina dall’undici di Calori quando il Novara ha avanzato il suo baricentro alla ricerca del pareggio. Mirko Pigliacelli è il portiere che doveva stare al Trapani già fin dall’inizio. Si è visto subito di che pasta è fatto, non lo scopro certo io. Ha dato sicurezza e tranquillità ad un reparto che traballava tanto. Fausto Rossi, mente e geometrie, quando ha la palla tra i piedi verticalizza subito. Gli manca ancora il ritmo partita, perché è stato sei mesi fermo. Ma credo che fra un paio di settimane, quando prenderà totalmente in mano la squadra, non farà rimpiangere Matteo Scozzarella. E poi Federico Marracchi, quel centrocampista voluto fortemente da Calori perché abile negli inserimenti in area avversaria. Ci avrà visto bene il tecnico aretino, perché la mezzala granata ha sfruttato al meglio le sue qualità, siglando il gol della vittoria”.
Adesso la trasferta di Vercelli, dove servirà necessariamente un risultato positivo per dare continuità a quanto ottenuto col Novara. Che gara sarà?
“Sarà uno scontro salvezza. Una gara difficile, come del resto, sono tutte le partire di serie B. Il Trapani non può permettersi di perdere. Ma credo che, se vuole riuscire nell’impresa, nelle prime sei-sette giornate di questo girone di ritorno non dovrà conoscere sconfitte, per muovere sempre la classifica ed aggrapparsi al gruppo. E poi come giustamente hai detto, bisogna dare continuità alla bella prestazione contro il Novara. La Pro Vercelli si presenta a questa sfida con i granata più riposata, a causa del rinvio della partita contro l’Ascoli. Avrà tante energie da spendere e le sfrutterà al massimo per conseguire una vittoria che permetterebbe ai piemontesi di allontanarsi dalle zone pericolose della classifica. E per questo l’undici allenato da Moreno Longo farà la partita. Il Trapani dal canto suo dovrà stare accorto, giocare con la fiducia e la consapevolezza dimostrate contro il Novara e sfruttare con la velocità dei suoi uomini le ripartenze che l’avversario può concedere”.