Nuovo appuntamento con la rubrica “Il Trapani visto da…” targata Goalsicilia.it. Protagonista Salvatore Puccio, che ci dice la sua sulla situazione in casa granata:
Salvatore, contro il Perugia si è forse visto qualche passo in avanti da parte dei granata. Che Trapani hai visto?
“Sono sincero, dopo il gol del Perugia ho pensato che tutto continuasse a girare male per il Trapani. Sembrava l’ennesima conferma del negativo avvio dell’attuale campionato. Insomma, che l’annata era segnata. Perché al “Renato Curi” ho visto un grande Trapani, che ha messo in difficoltà il Perugia, tenendo il pallino del gioco per 60-70 minuti. Se c’era una squadra che meritava la vittoria, questa era quella granata. Ma ironia della sorte a 6′ dal novantesimo arriva la beffa con il gol di Nicastro e ti cade tutto a terra, perché la squadra di Bucchi con un solo tiro in porta in tutta la partita si stava aggiudicando l’intera posta in palio. Ma un Trapani di spessore è stato bravo a non squagliarsi, come era successo in precedenza, ha avuto una reazione che non mi aspettavo, pareggiando due minuti più tardi con il rientrante Coronado, alla fine di un’azione da manuale condotta da Petkovic, proseguita dal passaggio filtrante di Colombatto e finalizzata in rete dal rasoterra del brasiliano. In questo gol del pari ho avuto la netta sensazione che allora non era tutto segnato, perché, ho rivisto il vero Trapani , quello della passata stagione. Un Trapani assoluto padrone del campo che avrebbe meritato la vittoria se l’arbitro avesse concesso quasi allo scadere un penalty per un palese atterramento in area perugina di Petkovic così plateale che non si riesce a capire perché non l’abbia dato (e poi non dobbiamo mettere mai in discussione la buona fede degli arbitri!). Il pari di Perugia, per me, vale più di quel che sembra, le mie sensazioni si sono ribaltate grazie alla squadra che ho visto. Adesso è necessario trovare la continuità e riprendere immediatamente il feeling con la vittoria”.
Cosmi sembra averti ascoltato, avendo tenuto fuori alcuni uomini. Come ti è sembrata la prestazione di Figliomeni e Canotto?
“Cosmi non ha ascoltato me, lui più di tutti conosce lo stato di forma dei suoi giocatori seguendoli giorno per giorno. E viste come stavano andando le cose e il rendimento non certo esaltante di qualche giocatore, gli è sembrato opportuno dare spazio a chi magari fino ad ora sia stato impiegato poco. Ottima la prestazione di Figliomeni, inserito al centro della difesa con Pagliarulo e Casasola. Il giocatore calabrese ha dimostrato tanto carattere e personalità. Buona la prova di Canotto al fianco di Petkovic, è un giocatore che dà tanta corsa mettendo in difficoltà con la sua velocità le difese avversarie. Sottolineerei il ritorno da titolare di Colombatto che in mediana ha dato quantità e qualità alla manovra granata. Ma forse la scelta più rischiosa che si è rivelata poi quella decisiva è stata l’ingresso in campo al 66′ di Igor Coronado (il giocatore non era in perfette condizioni fisiche e tutti si pensava ormai di non rischiarlo difendendo lo 0-0). Ma il tecnico granata ci ha visto lungo perché il brasiliano è risultato decisivo”.
Coronado torna in campo, gioca bene e segna. Può essere il brasiliano l’uomo in più di questo Trapani?
“Nella conferenza della vigilia, avevo chiesto al mister se avrebbe schierato Coronado, convinto proprio del fatto che il “bailada”, potesse essere l’uomo in più di questo Trapani. Ma l’uomo del fiume, com’è nel suo costume, non dà vantaggi all’avversario e ha sviato la domanda. Io non svio la tua e ti rispondo subito nel dirti che Igor Coronado è l’uomo in più di questo Trapani. Pedina imprescindibile per gli equilibri della squadra granata. È l’unico vero trequartista di cui dispone l’allenatore trapanese. E poi con le sue qualità e la sua tecnica, è uno di quei giocatori che da soli possono cambiare le sorti di una partita. Prova ne è che le numerose assenze del giocatore per infortunio hanno pesato tantissimo nel cammino fin qui dei granata in questo campionato. Lo conferma la classifica deficitaria della squadra di Cosmi. Quest’ultimo, che più di tutti conosce il valore del giocatore, non ci ha pensato due volte, claudicante o meno, a mandarlo in campo per vincere la partita… E ci stava riuscendo”.
La prossima sfida sarà il posticipo contro la lanciatissima Spal. Che atmosferà si respirerà al “Provinciale”?
“Si respirerà un clima di rabbia di chi non merita l’ultimo posto in classifica. Ma la splendida tifoseria granata è pronta come sempre a incitare i propri beniamini, anzi più di prima, perché la vittoria contro la Spal sarebbe di vitale importanza per cambiare il trend della truppa di Cosmi. Certo che nel posticipo di lunedì, avremo di fronte una formazione di assoluto valore come la Spal che viaggia a ritmi sorprendenti. Un avversario tosto per i granata che provano a uscire fuori da un momento decisamente complicato. Ma gli alibi e le difficoltà devono sparire dalla testa dei giocatori per fare spazio a un solo obiettivo: la vittoria. Deve arrivare a ogni costo, in qualsiasi modo, per fare un passo in avanti, in attesa di uscire dal tunnel”.