Il Trapani non esce dal tunnel: granata sconfitti anche dal Vicenza

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Il servizio di Salvatore Puccio

Il V

Il servizio di Salvatore Puccio

Il Vicenza si aggiudica di misura lo scontro salvezza al “Provinciale” grazie a una condotta di gara guardinga, giudiziosa, coprendo ogni zona del campo e creando pericoli agli avversari in ripartenza. Una mano gliel’ha data, sicuramente, la squadra di Cosmi, scesa in campo tutt’altro che predisposta a giocare una partita da ultima spiaggia. A riprova che la bella vittoria contro il Benevento di 15 giorni fa è rimasto solo un ricordo, perché la truppa granata ha dimostrato, oggi, di fronte al suo pubblico di meritare l’ultimo posto in classifica. Approccio mentale sbagliato, squadra sfilacciata, senza nerbo dove uno spento Scozzarella non è riuscito a creare trame di gioco tali da poter impensierire l’avversario. E quando non si gioca con rabbia, con convinzione con una giusta verve atletica e quando la dea bendata ti gira pure le spalle come nell’occasione del rigore sbagliato da Petkovic, finisci per perderle le partite. Se poi ai grossi limiti tecnici dei granata aggiungi delle scelte sbagliate da parte di Cosmi, allora è notte fonda. E sì, perché è inspiegabile la scelta del tecnico granata di lasciare in panchina Nizzetto e Petkovic, preferendogli rispettivamente dei disastrosi Barillà e Ferretti. E come se non bastasse, invece di sostituire Ferretti per il croato ha richiamato Citro. E così il compatto 3-4-2-1 schierato da Bisoli ha mandato nel pallone il solito 3-5-2 proposto dal tecnico perugino.

PRIMO TEMPO: La prima azione è degli ospiti con Bellomo al 4′ che calcia dal limite e Guerrieri che alza sulla traversa l’insidioso tiro. Al 12′ ancora gli ospiti in ripartenza con Raicevic che si presenta a tu per tu con Guerrieri che gli ribatte il tiro in uscita salvando la porta granata. Il Trapani si affaccia per la prima volta dalle parti di Benussi al 16′ con un diagonale di Rizzato di pochissimo a lato. L’undici di Cosmi fa fatica ad imbastire delle azioni degne di nota anche perchè i veneti riescono a coprire bene tutte le zone del campo e con 2′ di recupero concessi dal Sig. Rapuano si va al riposo tra i fischi del pubblico che ha assistito ad un brutto primo tempo.

SECONDO TEMPO: La squadra di Cosmi rientra in campo mostrando più voglia nel fare la partita e già al 50′ sugli sviluppi di un corner Ciaramitaro calcia da pochi passi con Raicevic, venuto a difendere nell’occasione, che gli ribatte il tiro. Ma al 56′ il Vicenza passa su calcio di punizione dal limite, fischiato dall’arbitro per un atterramento di Legittimo ai danni di Signori. Si incarica della battuta Bellomo che insacca da manuale nel sette alla sinistra di Guerrieri, posizionatosi male nell’occasione. Cosmi corre subito ai ripari inserendo Petkovic prima per Citro e Nizzetto per Barilla pochi minuti dopo. Qualcosa si muove nella manovra granata ma si deve attendere al 74’ per annotare un’azione pericolosa dei padroni di casa con una girata di Ferretti servito da Nizzetto che angola troppo la conclusione e la sfera finisce sul fondo. Al 76’ ci prova Ciaramitaro con una parabola che finisce d’un soffio a lato. All’81’ il Vicenza potrebbe raddoppiare su una ripartenza di Giacomelli che calcia a botta sicura e Guerrieri compie una prodezza smanacciando in corner. All’83′ rigore per i padroni di casa per un atterramento del subentrato Canotto lanciato a rete. Si incarica di battere il penalty Petkovic che calcia la sfera sul montante alla sinistra di Benussi. Non succede più nulla da quì alla fine decretata dal triplice fischio del direttore di gara dopo avere concesso 4′ di recupero.

Al fischio del Sig. Rapuano seguono quelli dei tifosi sugli spalti di un ” Provinciale”, in cui questo pomeriggio sono calate le tenebre. La delusione è tanta per questa sconfitta, ma quello che più preoccupa è trovare la maniera per uscirne fuori, per una squadra, quella granata, che al di là dei notevoli limiti tattici e tecnici che siano, si è dimostrata molto fragile mentalmente, per uscire fuori da questa situazione di empasse. Ma la lacuna più evidente, che non aiuta per niente la squadra di Cosmi, in questo momento è lo stato emotivo con cui i granata scendono in campo per affrontare le partite.