Nel girone di Promozione, uno dei protagonisti indiscussi è Santo Salerno, bomber di razza che negli ultimi anni ha dominato la classifica dei cannonieri. Questa stagione lo vede ancora al centro dell’attenzione, ma la sua scelta di restare fedele al Mistretta non è solo una questione di gol, ma anche di cuore e coerenza. La Gazzetta del Sud lo ha intervistato per fare il punto sul campionato appena concluso, le sorprese, le delusioni e le previsioni per il futuro.
Santo Salerno, fedeltà al Mistretta e un campionato tutto da vivere
A 29 anni, Santo Salerno è ancora l’uomo-mercato del campionato di Promozione, ma lui non ha dubbi:
«Non mi muovo da Mistretta. Per affetto verso la società e perché mantengo sempre la parola data».
Il bilancio del girone d’andata
Un campionato appassionante e di livello tecnico superiore rispetto alla scorsa stagione, secondo Salerno:
«La lotta per il titolo sarà una corsa a due tra Messana e Acquedolcese. La Messana è fortissima, completa e ha anche lo scontro diretto in casa. Però l’Acquedolcese non mollerà. Molto dipenderà dagli acquisti di mercato di questi giorni».
Chi ha deluso e chi ha rispettato le attese?
Delusioni:
Monforte: «Una corazzata che doveva fare di più».
Santangiolese: «Con una rosa importante, doveva essere in una posizione di classifica più alta».
Nuova Rinascita Patti: «Il terzultimo posto è penalizzante per una squadra con un organico così».
Squadre in linea con le aspettative:
Orlandina, Villafranca, Valdinisi, Pro Mende e il mio Mistretta.
«Tutte queste squadre stanno rispettando gli obiettivi prefissati ad inizio stagione».
Playoff e cannonieri: la previsione
Salerno non ha dubbi sui playoff:
«Seconda contro terza, sì. Ma con la quinta no. Il Monforte è fuori dalla corsa al titolo, ma tornerà protagonista nei playoff».
E sulla sua solita corsa al titolo di capocannoniere?
«Ci riproverò, anche se sarà più difficile. C’è questo Antonio Ventra della Messana: un ragazzo davvero forte».