Reduce da un viaggio di aggiornamento in Bulgaria, dove ha assistito agli allenamenti del Cska Sofia e del Levski Sofia di mister Delio Rossi, Alessandro Settineri, allenatore ex tra le altre di Acireale e Misterbianco, ai microfoni di Goalsicilia.it, ha fatto un punto del girone I di Serie D.
Grande bagarre per il primo posto…
“Tutti dicevano, tempi addietro, che fosse un campionato chiuso. Ora si stanno accorgendo che, ognuna delle quattro squadre che è in vetta, può ambire a vincere”.
Mister, chi vedi favorito nella volata finale?
“La più attrezzata è la Vibonese ma un grande plauso va fatto al cammino e al lavoro dell’Igea Virtus e del Troina. Per i messinesi grande merito a mister Raffaele per il bel calcio che esprime la squadra. Il team ennese, che sicuramente è stato la rivelazione della stagione, è prima da più di un girone grazie alla struttura societaria e al lavoro di mister Pagana. Poi c’è la Nocerina che può vantare un valore aggiunto, il ds Pitino infatti sa benissimo come gestire questi momenti soprattutto nelle battute finali in cui le società forti fanno la differenza”.
Adesso si gioca proprio Igea Virtus-Troina…
“È uno scontro diretto che può dire tanto. Chi perde magari non sarà tagliata fuori ma chi vince sicuramente potrebbe ricevere un input in più per il prosieguo. Partita decisiva? Consideriamo anche che la Nocerina gioca contro un Palazzolo che non potrà regalare niente e che la Vibonese affronta un Messina in salute, quindi, sabato non si decideranno i giochi ma ormai ogni partita è decisiva”.
Una partita che può essere considerata lo spot del calcio siciliano…
“Senza dubbio. Due squadre che inizialmente non avevano di certo questi obiettivi, oggi si ritrovano a lottare per la Serie C. Sicuramente sono da esempio per criterio e continuità nel lavorare. Hanno fatto le scelte giuste anche nel prendere i calciatori”.
Di tutt’altro tenore le situazioni di Gela e Acireale…
“Erano partite con grande ambizioni, però, per alternanze societarie, si ritrovano a non essere più protagoniste. Penso che entrambe possano ritenersi tagliate fuori dai play off dopo i risultati di domenica scorsa. La discontinuità di risultati nel caso del Gela e i problemi societari in casa granata, sono stati fattori decisivi in negativo”.
Perché da tanti anni non si trova pace nell’Acireale calcistica?
“È una piazza meravigliosa ed estremamente competente quanto esigente. Oggi fare calcio in queste piazze, se non hai pianificazione definita e dettagliata, è estremamente difficile. È uno spreco vedere una piazza di grandi potenzialità e che porta al campo cinque mila persone, soffrire così”.
A Palazzolo il cambio tecnico non ha sortito gli effetti sperati…
“Un allenatore ha a disposizione una rosa definita e da quella deve estrarre più qualità possibile. Cambiare allenatore significa anche dover acquisire una metodologia diversa, da quella più tradizionalista di mister Strano a quella innovativa di mister Betta, ci vuole tempo. Il Palazzolo però si trova ad avere un brutto calendario e credo si stia preparando al meglio alla migliore posizione play out. Credo che la griglia sia abbastanza definita, si tirerà fuori la Palmese che vale più di quello che dice la classifica”.
Mi pare di capire che ritieni tardiva la reazione del Paceco…
“Credo che fino all’ultimo si giocheranno tutte le carte possibili e immaginabili per agganciare il treno play out. Però sì, è molto attardata, queste prove d’orgoglio che stanno facendo, sarebbero servite qualche giornata prima anche perché si erano migliorati nel mercato invernale. Stimo Ciccio Di Gaetano e fino all’ultimo faremo il tifo perché un’altra siciliana possa rimanere in D”.