Il palermitano Compagno verso la Nazionale: “Sarebbe un sogno. Sono partito con una valigia piena di speranze”

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Andrea Compagno in odore di Nazionale. L’attaccante palermitano classe ’96 infa

Andrea Compagno in odore di Nazionale. L’attaccante palermitano classe ’96 infatti è stato inserito nella lista dei pre-convocati del ct Mancini in vista delle sfide contro Inghilterra e Malta, valide per le qualificazioni agli Europei 2024. Un annuncio arrivato dalla FCSB Steaua Bucarest, club in cui milita il calciatore.

Nato a Palermo, suo padre fu calciatore proprio dei rosanero, con cui iniziò il settore giovanile. Poi il trasferimento al Catania prima e al Torino poi. In seguito il salto in Serie D con il Due Torri per poi esplodere con il Tre Fiori, squadra di San Marino con cui realizza 43 gol in 48 gare. Da lì il passaggio al Fotbal Club U Craiova, squadra di Serie B rumena, prima di passare alla SteauaBucarest, dove tuttora milita.

Compagno è l’attaccante italiano più prolifico del 2022, con 24 reti messe a segno. Numeri che gli sono valsi l’attenzione del commissario tecnico Roberto Mancini.

Queste le sue parole a “Repubblica”:

“Tornare in Italia? In serie D guadagnavo 400 euro al mese. Ma è per la serie A che ho iniziato a giocare. Ho iniziato a giocare all’età di 4 anni facendo tutta la trafila nel settore giovanile del Palermo. Poi, di comune accordo con mio padre, che allenava i Giovanissimi, ho deciso di lasciare i rosanero. A malincuore. Ma non volevo essere “il figlio di”. E andai al Catania. Nel 2018 arriva una chiamata inattesa, quella del Tre Fiori. Potevo restare a San Marino, ma anche tornare in Italia, dove avevo diverse richieste. Ma ho deciso di mettermi in gioco. E misurarmi in un campionato che non conoscevo: quello romeno. E ho accettato l’offerta del Craiova. Sono partito con una valigia piena di speranze, ma anche di punti interrogativi. Vivere all’estero è molto formativo ma l’aspetto negativo è sicuramente la mancanza di casa. Tante cose, nella mia vita, sono arrivate in maniera inaspettata. La nazionale sarebbe un sogno”.