Il Messina tra crisi e speranze
Nell’edizione odierna della Gazzetta del Sud, un’analisi dettagliata fotografa il difficile momento del Messina, tra risultati deludenti, incertezze tecniche e una società in piena transizione. La mancata continuità di rendimento e la precarietà ambientale e dirigenziale sono al centro di una situazione che rende sempre più complicata la corsa verso la salvezza.
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Messina, salvezza sempre più lontana
Il Messina continua a pagare caro la mancanza di continuità: con appena 3 vittorie in 18 partite, i giallorossi non sono mai riusciti a ottenere due successi consecutivi. Dopo la vittoria esterna contro la Turris, il ritorno al “Franco Scoglio” ha visto un’altra sconfitta, questa volta contro il Foggia.
Le effimere soddisfazioni, come quelle contro Giugliano o Turris, vengono costantemente cancellate da battute d’arresto, come quelle contro Team Altamura, Sorrento e ora i pugliesi. Il rendimento interno preoccupa quanto quello esterno: tre sconfitte negli ultimi quattro impegni casalinghi rendono il cammino verso la salvezza sempre più complicato.
Problemi tattici e domande senza risposte
L’approccio iniziale contro il Foggia sembrava promettente, ma tutto si è dissolto dopo il gol di Mazzocco al 26’. Dal raddoppio dello stesso Mazzocco al tris di Emmausso, i giallorossi hanno lasciato spazi e mostrato poca reazione. Le scelte tattiche del tecnico Giacomo Modica sollevano interrogativi: perché rinunciare al 3-5-2 che aveva dato maggiore equilibrio? Perché continuare con scelte sperimentali, come Ortisi nel tridente offensivo?
L’assenza di comunicazione non aiuta. Modica, dopo il silenzio imposto post-Avellino, non ha più risposto alle domande, lasciando i tifosi senza spiegazioni. In altre realtà, una simile situazione sarebbe stata affrontata con decisioni forti, ma a Messina tutto appare fermo e indefinito. La mancanza di figure chiave come un direttore generale e un direttore sportivo rende ancora più evidente il caos societario.
Verso il passaggio di proprietà
L’unica speranza sembra essere il passaggio di proprietà da Pietro Sciotto alla AAD. Una svolta societaria potrebbe rappresentare l’unico appiglio per rilanciare le ambizioni di salvezza, ma il tempo stringe. Le partite diminuiscono e la classifica peggiora, mentre il Messina continua a lottare in un clima di precarietà ambientale e organizzativa.
Servono risposte, dentro e fuori dal campo, per provare a mantenere la categoria per il quarto anno consecutivo, nonostante le difficoltà. La salvezza appare sempre più come una missione quasi impossibile.