Il giro del mondo di Rosario Russo: dalla Sicilia a Vanuatu passando per Mongolia e Nuova Zelanda
Un’anima avventuriera, un pallone e tanta voglia di girare il mondo. Rosario Mattia Russo, 26enne nato a Catania, è un vero e proprio calciatore giramondo. Dopo esperienze in Spagna, Mongolia e Nuova Zelanda, adesso è sbarcato a Vanuatu, dove giocherà la OFC Champions League con l’Ifira Black Bird Football Club.
Intervistato da Fabrizio Bertè per Repubblica Palermo, Russo ha raccontato il suo incredibile percorso, tra sogni, sacrifici e la speranza, un giorno, di tornare in Sicilia per giocare a pallone.
“Sono cresciuto nelle Marche, ma i miei genitori hanno voluto che nascessi in Sicilia. Non ci ho mai vissuto, ma mi sento catanese e mi piacerebbe un giorno tornare a casa”, confessa Russo.
Dalla Promozione italiana al calcio internazionale: l’inizio di un sogno
La passione per il calcio nasce da bambino, quando lo zio gli regala un pallone. Cresce nel settore giovanile della Polisportiva Matelica, poi gioca in Terza e Seconda Categoria con Real Matelica e Fabiani Matelica, ma sente il bisogno di una nuova sfida.
“Ho sempre amato viaggiare, così ho scaricato LinkedIn per cercare una squadra all’estero. Tramite un intermediario, ho avuto la possibilità di andare a giocare in Spagna, in settima divisione con l’SP Herrera FC. Era l’agosto del 2021, ho preso un volo e mi sono trasferito, condividendo la casa con un brasiliano e un colombiano”, racconta Russo a Repubblica Palermo.
L’avventura in Mongolia e l’impatto con il freddo estremo
Dalla Spagna, la sua voglia di avventura lo porta a cercare una nuova destinazione.
“Sognavo la Thailandia, ma mi ha risposto l’SP Falcons FC, una delle squadre più importanti della Mongolia. Sono arrivato a Ulaanbaatar nel settembre del 2022, ed è stato un impatto forte, quasi traumatico. Sentivo la mancanza della famiglia e adattarmi a uno stile di vita così diverso non è stato semplice”.
Il primo ostacolo? Il freddo.
“Il giorno del debutto, non avevo la maglia termica del colore giusto e ho giocato a maniche corte con -7 gradi. Si passava dai 20 gradi di settembre ai -20 di novembre con neve e gelo”, racconta.
Nonostante le difficoltà, la Mongolia gli regala un’esperienza indimenticabile, compresa una finale di Coppa persa ai rigori.
“Mi sono adattato anche al cibo. Ho provato una zuppa di riso e latte caldo che bevo tuttora”.
Dalla Mongolia alla Nuova Zelanda
Dopo il capitolo mongolo, arriva la chiamata dalla Nuova Zelanda.
“Grazie a un contatto, mi sono messo in contatto con l’allenatore degli Hamilton Wanders, che aveva appena perso il terzino destro per infortunio. Mi hanno ingaggiato subito”.
Un altro volo, un’altra sfida.
Vanuatu e il sogno della Champions Oceanica
L’ultima tappa della sua carriera, per ora, è Vanuatu. Ancora una volta, i social sono stati decisivi.
“Ho trovato un annuncio di una squadra che cercava giocatori per la OFC Champions League. Ho inviato i miei video e, in piena notte, mi ha chiamato l’Ifira Black Bird FC. Dopo un viaggio lunghissimo e due scali, sono arrivato sull’isola di Ifira, dove l’accoglienza è stata meravigliosa”.
Adesso, Russo vive in un hotel con vista sull’oceano e si prepara per una nuova avventura.
Il sogno di tornare in Sicilia
Nonostante le tante esperienze, Russo non ha mai smesso di pensare alla Sicilia.
“Da bambino andavo in Sicilia solo per le feste e tornavo nelle Marche con gli occhi lucidi. Mi ha sempre colpito l’accoglienza della gente”, racconta a Repubblica Palermo.
Il suo futuro è ancora tutto da scrivere, ma un giorno, magari, potrebbe tornare a casa per giocare proprio nella sua terra.