Il campionato di Serie D torna ad accendersi con colpi di scena che riaprono scenari fino a ieri impensabili. Dopo la venticinquesima giornata, la lotta al vertice è tutt’altro che chiusa. La Reggina, grazie al successo interno contro l’Enna e complice la sconfitta inaspettata del Siracusa contro l’Acireale, si porta a soli tre punti dalla capolista. Una svolta inattesa che, come sottolinea Antonino Raso sulla Gazzetta del Sud, restituisce al campionato un’intensità e un pathos che non si vedevano da anni.
La rinascita della Reggina e il crollo del Siracusa
La Reggina, sotto la guida di Bruno Trocini, continua il suo percorso di crescita e consolidamento, dimostrando di saper reagire ai momenti difficili. Nonostante lo stop subito nello scontro diretto, gli amaranto hanno mantenuto alta la concentrazione, ignorando le critiche della piazza e ritrovando efficacia sotto porta. La vittoria contro l’Enna rilancia le ambizioni promozione, innescando un testa a testa con il Siracusa che, nonostante il calendario più favorevole, ora sente il fiato sul collo degli avversari.
Per il Siracusa, invece, la sconfitta ad Acireale rappresenta un passo falso pesante. Un risultato che riapre la corsa al vertice e mette pressione alla capolista, che dovrà evitare ulteriori scivoloni per difendere il primato.
Igea Virtus e Sant’Agata: occasioni mancate
Giornata amara per l’Igea Virtus, che inciampa sul muro difensivo del Paternò. Nonostante un buon gioco e tante occasioni create, la formazione giallorossa si è dovuta arrendere a una giornata storta che interrompe la striscia positiva e ridimensiona le ambizioni stagionali.
Rimpianti anche per il Sant’Agata che, nello scontro diretto contro il Licata, non va oltre il pareggio. Un punto che tiene lontani i diretti avversari in ottica salvezza ma che lascia l’amaro in bocca, considerando le occasioni non sfruttate per portare a casa l’intera posta in palio.
Locri in crisi nera, Scorrano nuovo allenatore
Il quadro più critico arriva dal Locri, che sembra aver perso completamente la rotta. La sconfitta nell’ultimo turno certifica un crollo verticale: l’ultima vittoria risale al 15 dicembre contro l’Enna. Da allora, il bottino è magrissimo: appena tre punti in nove partite, frutto di tre pareggi e ben sei sconfitte. In questo periodo, la squadra ha subito ventidue gol, mettendone a segno appena nove.
La crisi tecnica e psicologica ha spinto la società a un nuovo cambio in panchina, richiamando Umberto Scorrano per cercare di rimettere insieme i pezzi. Il prossimo turno casalingo contro il Favara sarà l’ultima spiaggia per evitare i playout e tentare una disperata rimonta.
Sambiase e Vibonese: stati d’animo opposti
Sorrisi invece per il Sambiase, che torna alla vittoria grazie a una prestazione solida e alle seconde linee che hanno dimostrato qualità e determinazione. Mister Claudio Morelli può guardare con ottimismo al prosieguo della stagione, consapevole di avere una rosa profonda e competitiva.
In caduta libera la Vibonese, che incassa la seconda sconfitta consecutiva contro la Scafatese. Pur mantenendo una posizione playoff, il ko lancia segnali d’allarme sulla tenuta mentale e fisica della squadra, mettendo in discussione la solidità del progetto tecnico.
La corsa è riaperta
Come sottolinea Antonino Raso sulla Gazzetta del Sud, la venticinquesima giornata ha ribaltato le carte in tavola. Con la Reggina ora a sole tre lunghezze dal Siracusa, il campionato è più vivo che mai. Le ultime giornate promettono spettacolo e tensione fino all’ultimo minuto, con tanti verdetti ancora da scrivere sia in zona promozione che in fondo alla classifica.