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Igea Virtus, l’appello di Italiano: «Serve una piazza unita per costruire il futuro»


Un messaggio chiaro, diretto e ricco di passione quello lanciato dal presidente dell’Igea Virtus, Massimo Italiano. In un momento cruciale della stagione, il numero uno del club giallorosso ha voluto ribadire, ancora una volta, l’importanza del sostegno di tutte le componenti che ruotano attorno al mondo Igea: società, tifosi, operatori economici e istituzioni. Il fine è uno soltanto: garantire un futuro più solido alla squadra e alla città di Barcellona Pozzo di Gotto.

«Siamo una società sana – ha dichiarato Italiano – in questo momento siamo concentrati sull’obiettivo da raggiungere, poi ci riuniremo per valutare se ci sarà la possibilità di avere un futuro migliore in questa città». E proprio sul rapporto con la città arriva una stoccata decisa: «Siamo delusi dalle poche presenze allo stadio e non se ne capisce il motivo». Una critica che sa di appello, l’ennesimo, per riaccendere l’entusiasmo e la passione di una piazza che in passato ha saputo infiammare gli spalti e trascinare la squadra con il proprio tifo.

Il presidente non nasconde l’amarezza e guarda con preoccupazione al futuro: «Valuteremo a fine stagione se ci saranno i presupposti per continuare questo progetto. Sarebbe un peccato gettare tutto, soprattutto ciò che è stato costruito a livello di settore giovanile». Tra le soluzioni auspicate, anche l’ingresso di nuove figure all’interno del club e una maggiore vicinanza da parte delle istituzioni: «Le nostre porte restano aperte, c’è bisogno di tutti».

E infine, un invito alla coesione, senza mezzi termini: «Se ognuno segue una propria direzione vuol dire che non c’è interesse a fare calcio a Barcellona. Abbiamo sempre dimostrato di essere disponibili ad accogliere nuove figure e non capisco davvero cosa divida questo club dalla città».

Il grido d’allarme di Italiano risuona forte. Adesso la palla passa alla città e a tutti coloro che dicono di avere a cuore i colori giallorossi.

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Redazione