Igea, Ferrara a GS.it: “Parola chiave continuità. Campionato difficile, con tante piazze importanti, noi vogliamo dire la nostra”

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Già al lavoro da qualche giorno, l’Igea dopo i trionfi dello scorso anno si appresta ad

Già al lavoro da qualche giorno, l’Igea dopo i trionfi dello scorso anno si appresta ad affrontare il prossimo campionato di Serie D. Con il riconfermato mister Pasquale Ferrara abbiamo fatto il punto della situazione in casa giallorossa, tra obiettivi, ambizioni, mercato e preparazione. Queste le sue parole ai microfoni di Goalsicilia.it:

Mister, siete già al lavoro da qualche giorno. Quali sono le sensazioni alla ripresa?
“Le sensazioni sono ottime, positive. Ci sarà continuità con il progetto tecnico dell’anno scorso perché abbiamo riconfermato un gruppo importante che ha vinto il campionato meritatamente e anche la Coppa, non dimentichiamolo. Alle fasi nazionali abbiamo perso solo con la squadra più forte d’Italia, il San Marzano, ma noi comunque siamo stati tra le prime otto d’Italia. Vogliamo continuare con quell’entusiasmo, con quei principi di gioco che ci hanno contraddistinto”.

In Serie D saranno importanti anche gli under di valore…
“Sono arrivati juniores importanti, dalla Primavera di Crotone, Catanzaro e ragazzi dell’hinterland che hanno già fatto l’Eccellenza. In più ci sono i nostri, vogliamo dare continuità al progetto tecnico cominciato lo scorso anno”.

E sulle caselle over manca qualche tassello?
“Abbiamo confermato il portiere Staropoli, il centrale Della Guardia e Franchina. Stiamo valutando un portiere juniores che si è aggregato e in più ci manca un difensore centrale che vada a sostituire Maurizio Dall’Oglio. In sostanza la squadra è quasi pronta, in attesa di questo centrale. Abbiamo preso Mattia Trovato, centrocampista di grande qualità, che fa bene le due fasi. È un ragazzo di Barcellona, giovane, che va a rinforzare la mediana dove avevamo Abbate e Biondo. Poi lì davanti abbiamo tenuto Isgrò, è andato via Idoyaga ma abbiamo preso Longo, Schinnea e poi dei ragazzi promettenti”.

Come state lavorando alla ripresa degli allenamenti?
“In questo pre-ritiro stiamo valutando diversi profili. Dal 28 partirà il ritiro vero e proprio fino al 13 agosto. E speriamo di avere un gruppo completo almeno al 90 per cento. Servirà per mettere le fondamenta in vista di un campionato difficile”.

È presto per parlare di obiettivi, ma l’Igea si vuole salvare divertendosi, com’è nel dna di mister Ferrara?
“L’Igea deve fare l’Igea. Siamo in una piazza importante, una città con 40mila abitanti, una storia calcistica importante e una tifoseria organizzata importante. Noi ci stiamo allenando nella vicina Santa Lucia del Mela e ringraziamo l’amministrazione per la disponibilità che ci stanno dando, in attesa di tornare al ‘D’Alcontres-Barone’”.

Il connubio Igea-Ferrara può essere considerato una garanzia?
“Garanzia è una parola pesante. Purtroppo il calcio non è una scienza esatta, può succedere di tutto e il contrario di tutto. Come l’anno scorso, la garanzia è la solidità di una società secondo me. Per un allenatore è importante la stabilità, la competenza, il sacrificio. Diventa importante il connubio tra società, dirigenti e staff. Noi abbiamo una forza perché con questa dirigenza dobbiamo avere la cultura dell’umiltà. Perché dico questo? L’Igea negli ultimi anni ha sempre puntato a vincere, quindi è una società che ha sempre puntato in alto. Arrivare in Serie D ti porta a misurarti con piazze e società importanti, che hanno budget di un certo tipo. E lì è chiaro che non puoi avere quello che hanno magari le grandi città”.

Parola chiave continuità…
“Abbiamo un gruppo che vuole dare importanza e continuità al lavoro degli anni scorsi. Il nostro obiettivo è chiaro, arrivare prima possibile alla salvezza. Poi quello che viene ci prenderemo. Chiaramente giocheremo con dei principi di gioco per fare un determinato tipo di calcio. La mia garanzia deve essere il fatto di giocare a calcio, una squadra che cerca di imporre il proprio gioco. Credo molto in questo, credo molto nel lavoro. Questa è l’unica garanzia che posso dare. Sono tante poi le componenti che determina i risultati”.

Sarà una Serie D a forti tinte siciliane…
“Ci saranno dieci siciliane e non sappiamo se l’Enna verrà ripescato. Ci saranno cinque calabresi e non sappiamo se la Reggina sarà inserita in questo campionato. È un campionato difficilissimo, con tanti capoluoghi di provincia, con squadre molto organizzate. Noi dobbiamo dire la nostra, con l’entusiasmo, la consapevolezza e la fame che ci hanno contraddistinto negli ultimi anni. Dobbiamo cercare di arrivare ai nostri obiettivi. E dove non arriviamo attraverso il budget, dovremo farlo con la cultura del lavoro, facendo una corsa in più per il compagno. È un po’ il lavoro fatto l’anno scorso, che è sotto gli occhi di tutti”.

E la società sta lavorando su più fronti, non solo sul mercato…
“Questa è una società consapevole, che sta investendo molto sugli impianti sportivi, sulla gestione del campo. Ci sono dei lavori ordinari e straordinari. Della società posso dire che sta andando incontro anche a delle spese per migliorare la struttura, che era fatiscente, abbandonata negli anni. Adesso con la gestione affidata alla società si è creato un connubio con l’amministrazione. E la società sta provvedendo a realizzare il manto erboso, sistemando quelle cose su cui non era stata fatta manutenzione. Si stanno facendo tanti sacrifici, questo la dice lunga su quelle che sono le idee, sul progetto che si vuole portare avanti. Questo voglio sottolinarlo, c’è una grande unione d’intenti”.