“Ho perso 20mila euro al casino”: esce dal ritiro e si gioca tutto | Scandalo in serie A

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Casinò (Wiki) www.goalsicilia.it

Il gioco d’azzardo è una brutta piaga per la società, anche qualche calciatore ne è vittima.

Una problematica che coinvolge tutta la società, e anche il mondo dello sport, è il gioco d’azzardo. La pressione, il successo e la disponibilità economica possono portare alcuni atleti a sviluppare anche una dipendenza. Negli sport in generale e nel calcio, molti protagonisti hanno ammesso di essere stati coinvolti in scandali legati al gambling, sollevando questioni etiche e personali che hanno influenzato la loro immagine pubblica.

Uno dei casi più celebri è quello di Paul Merson, ex stella dell’Arsenal e della nazionale inglese. Merson ha lottato contro una grave dipendenza dal gioco d’azzardo per molti anni, raccontandolo pubblicamente. Avrebbe perso milioni di sterline, ammettendo che questa dipendenza ha distrutto la sua vita personale ma anche professionale. Il suo testimoniare è un monito per i giovani calciatori, perché ha dimostrato quanto sia facile entrare in questo circolo vizioso anche per chi all’apparenza ha una vita perfetta.

Un altro esempio è l’ex attaccante tra le altre del Newcastle Michael Chopra. Ha dichiarato di avere accumulato debiti per quasi 3 milioni di dollari a causa delle scommesse. Chopa, che ha vissuto tante problematiche personali e finanziarie, ha ammesso che l’ambiente del calcio favorisce comportamenti compulsivi. Vuoi per le pressioni o per l’accesso immediato a grandi somme di denaro.

Anche negli altri sport varie stelle sono state trascinate nel vortice del gioco d’azzardo. Ad esempio Tiger Woods, uno dei più grandi giocatori di golf della storia, ha affrontato accuse di dipendenza dal gioco d’azzardo e da altri atteggiamenti compulsivi. Anche Charles Barkley, giocatore NBA tra i migliori degli anni ‘90, ha dichiarato di avere perso tanti milioni di dollari ai casinò.

Dalla fabbrica alla Serie A

Emanuele Giaccherini, ex tra le altre di Cesena, Chievo e Juventus, oggi è un commentatori a Dazn. In una lunga intervista a “Il Corriere” ha spiegato: “Da ragazzino lavoravo in fabbrica, ma la mia fortuna nel calcio è iniziata per una tragedia. Giocavo nel Cesena, è morto il papà del nostro attaccante titolare e il mister mi ha schierato, è andata bene”.

“Tifo Inter e penso che sia la favorita alla vittoria dello Scudetto. Il Napoli del mio amico Conte sta facendo bene, ma la rosa non è lunga, mi ha sorpreso vederli lassù, occorre tempo per costruire. I soldi? Ho guadagnato abbastanza in carriera ma i soldi non mi hanno mai dato alla testa” ancora Giaccherini.

Emanuele Giasccherini (LaPresse) www.goalsicilia.it

L’azzardo al Casinò

Giaccherini parla del rapporto con i soldi: “Vengo da una famiglia di lavoratori, do il giusto valore al denaro. Quando all’inizio guadagnavo 1.000 euro al mese, almeno 200 li mettevo da parte e non era poco. Quando l’ingaggio era un po’ più alto ho comprato il terreno per costruire la casa, ma il primo vero lusso l’ho avuto quando ho firmato per la Juve. Comprai una Maserati, fino a quel momento usavo solo utilitarie”.

“Ho conosciuto mia moglie in chiesa, stiamo insieme da tanto tempo e abbiamo tre figli. Il casinò? Sono andato solo una volta, ho perso oltre 15.000 euro, ancora ci penso…”. Queste le parole di Giaccherinho, chiamato così da Conte ai tempi della Juventus e della Nazionale.