“Ho paura del sistema”: Sinner, la squalifica diventa un caso | L’atleta racconta il sabotaggio
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Jannik Sinner ancora al centro dell’attenzione dopo il caso doping. I colleghi si schierano, qualcuno ammette di aver paura.
Il tennista italiano Jannik Sinner è stato trovato positivo al Clostebol, uno steroide anabolizzante, in due test antidoping nel marzo 2024. Il primo test è stato effettuato il 10 marzo durante il torneo di Indian Wells, in California, dove Sinner è stato eliminato in semifinale. Il secondo test è stato effettuato l’18 marzo, dopo il torneo.
La notizia della positività di Sinner è stata resa pubblica il 20 marzo. Il tennista ha dichiarato di essere estraneo all’uso di sostanze dopanti e di essere fiducioso nella sua innocenza. Ha inoltre dichiarato di essere disponibile a collaborare con le autorità competenti per chiarire la vicenda.
Il Clostebol è una sostanza vietata dalla World Anti-Doping Agency (WADA). Si tratta di uno steroide anabolizzante che può aumentare la massa muscolare e la forza. Sinner è stato sospeso provvisoriamente dall’attività agonistica. La sospensione è stata revocata il 20 agosto 2024, dopo che il Tribunale Nazionale Antidoping ha archiviato il caso.
La vicenda di Sinner ha avuto un grande impatto mediatico. Il tennista è stato difeso da molti colleghi e personaggi dello sport. Il mondo del tennis si è diviso tra chi sostiene a spada tratta la buonafede dell’altoatesino, chi malignamente lancia accuse e infine chi, pur riconoscendo la non volontarietà, chiede che non si usino due pesi e due misure solo per la caratura del campione.
L’accordo e la sospensione
Jannik Sinner, attuale numero uno del tennis mondiale, ha raggiunto un accordo con la World Anti-Doping Agency (WADA) accettando una sospensione di tre mesi a seguito della positività al Clostebol. La squalifica è iniziata il 9 febbraio e terminerà il 4 maggio 2025, permettendo a Sinner di tornare in tempo per gli Internazionali d’Italia e il Roland Garros.
La WADA ha riconosciuto che Sinner non aveva intenzione di migliorare le proprie prestazioni attraverso l’uso del Clostebol e che l’esposizione alla sostanza è avvenuta a sua insaputa, attribuendo la responsabilità a una negligenza del suo entourage. Nonostante ciò, l’atleta ha accettato la sospensione per porre fine a una vicenda che durava da quasi un anno.
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“Attenta ai bicchieri, ho paura del sistema”
Aryna Sabalenka è una tennista bielorussa. È nota per il suo gioco potente e aggressivo, con un servizio forte e colpi da fondo campo esplosivi. Ha vinto tornei del Grande Slam, tra cui l’Australian Open 2023. Recentemente l’atleta ha parlato delle sue paure anche conseguenti al caso-Sinner. Queste le sue parole riportate da “Thenationalnews”:
“Prima, al ristorante, non mi preoccupavo di lasciare il mio bicchiere d’acqua incustodito sul tavolo per andare in bagno. Ora, invece, sono diventata molto più consapevole e cauta. Capisci sempre meglio certe cose, che poi ti rimangono impresse. Se qualcuno ti mette una crema addosso e poi risulti positivo a un test, ti daranno contro e nessuno ti crederà. Ho troppa paura del sistema, non riesco a fidarmi“.