Hamilton come Schumacher: la storia si ripete | Le lacrime dei tifosi
Il pilota inglese ex McLaren e Mercedes, neo arrivato alla Ferrari, può vivere lo stesso destino del fuoriclasse tedesco.
Michael Schumacher e la Ferrari rappresentano una delle collaborazioni più iconiche nella storia della Formula 1. Il pilota tedesco, già due volte campione del mondo con la Benetton, arrivò a Maranello nel 1996, in un periodo di difficoltà per la scuderia italiana. La Ferrari non vinceva un titolo piloti dal 1979 e cercava un leader capace di riportarla ai vertici del motorsport. Schumacher, con il suo talento straordinario e la sua determinazione incrollabile, accettò la sfida di costruire una squadra vincente intorno a sé.
Gli anni iniziali furono complicati, segnati da problemi di affidabilità e da una competizione serrata con team come la McLaren e la Williams. Tuttavia, Schumacher dimostrò fin da subito il suo valore, ottenendo vittorie memorabili come quella sotto la pioggia a Barcellona nel 1996. Con l’aiuto di figure chiave come Jean Todt, Ross Brawn e Rory Byrne, la Ferrari riuscì a sviluppare auto sempre più competitive. Il 2000 segnò la svolta: Schumacher vinse il titolo mondiale, il primo per la Ferrari dopo oltre vent’anni, iniziando una serie straordinaria di cinque campionati consecutivi dal 2000 al 2004.
Il dominio di Schumacher con la Ferrari riscrisse i record della Formula 1. Non solo vinse 72 Gran Premi con il Cavallino Rampante, ma trasformò la Ferrari in una squadra praticamente imbattibile per diversi anni. La sua dedizione al lavoro, l’abilità tecnica e la capacità di motivare il team lo resero una leggenda. Anche dopo il suo ritiro nel 2006, il suo nome rimase indissolubilmente legato alla storia della Ferrari e alla sua rinascita come forza dominante.
Purtroppo, la vita di Schumacher cambiò drammaticamente nel dicembre 2013, quando fu vittima di un grave incidente sugli sci nelle Alpi francesi. L’infortunio gli causò danni cerebrali significativi, e da allora la sua famiglia ha mantenuto il massimo riserbo sulle sue condizioni. Questo evento ha aggiunto una nota tragica alla straordinaria carriera di un campione, ma il suo lascito sportivo e umano rimane indelebile.
L’erede Hamilton
Lewis Hamilton è uno dei piloti più vincenti nella storia della Formula 1. Debuttò nel 2007 con la McLaren, sorprendendo subito per il suo talento naturale e conquistando il titolo mondiale l’anno successivo, diventando il più giovane campione dell’epoca. Dopo alcuni anni di alti e bassi, il passaggio alla Mercedes nel 2013 segnò una svolta decisiva nella sua carriera.
Con Mercedes, Hamilton ha dominato l’era ibrida della Formula 1, vincendo sette titoli mondiali (2008, 2014-2015, 2017-2020) e superando record storici come il numero di pole position e vittorie in gara. La sua costanza e abilità lo rendono una leggenda vivente dello sport.
I tifosi della rossa sognano
È iniziata ufficialmente l’avventura di Lewis Hamilton alla Ferrari. Il pilota inglese ha corsa con la nuova macchina a Maranello tra l’entusiasmo e la commozione di molti tifosi del Cavallino Rampante che rivedono in lui possibili successi come ai tempi di Schumacher.
Il lasse 1985, che ha compiuto 40 anni il 7 gennaio, è stato da sogno con la nuova macchina e migliaia e migliaia di spettatori pronti ad acclamarlo. Cena “amarcord” per il compagno di squadra di Leclerc, che ha vissuto anche una cena nel ristorante preferito dall’ex collega tedesco amatissimo in Ferrari.