“Ha tentato di insabbiare tutto”: il campione manda messaggi sessuali: denunciato subito per stalking

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Violenza sulle donne Stop (LaPresse) www.goalsicilia.it

Ennesimo scandalo che coinvolge il mondo dello sport e la violenza sulle donne.

Negli ultimi anni, il mondo dello sport è stato scosso da numerosi casi di atleti accusati di violenza sulle donne. Tra i casi più noti, quello del calciatore brasiliano Robinho, condannato in via definitiva per stupro di gruppo ai danni di una giovane donna a Milano nel 2013. Anche Cristiano Ronaldo è stato coinvolto in accuse di violenza sessuale da parte di Kathryn Mayorga, che dichiarò di essere stata aggredita nel 2009; il caso si è poi concluso con un accordo tra le parti, senza un processo penale. Il mondo del basket ha visto emergere accuse contro Derrick Rose, ex MVP della NBA, sebbene nel suo caso una giuria lo abbia assolto in un processo civile per stupro di gruppo.

Nel rugby, la figura di Danny Cipriani è stata coinvolta in controversie, con accuse di molestie sessuali, sebbene non sempre confermate in tribunale. Anche lo sport femminile non è esente da scandali: il tecnico del calcio femminile Richie Burke è stato licenziato dopo accuse di abuso emotivo e comportamenti inappropriati nei confronti delle sue giocatrici.

Molti di questi episodi rivelano un problema sistemico di abuso di potere e cultura di impunità. La mancanza di interventi tempestivi da parte delle federazioni sportive ha spesso esacerbato la situazione, con club o organizzazioni che hanno protetto i propri atleti per salvaguardare la loro immagine pubblica. Questo atteggiamento ha alimentato un senso di invulnerabilità tra alcuni sportivi, aggravando il fenomeno.

Le conseguenze legali variano ampiamente. In alcuni casi, come quello di Robinho, le condanne sono definitive e prevedono anni di carcere, anche se la loro applicazione può essere complicata da questioni di estradizione. In altri, come per Ronaldo, gli atleti evitano il processo attraverso risarcimenti economici. Tuttavia, la crescente attenzione mediatica e sociale sta portando a maggiori pressioni per punizioni esemplari e cambiamenti culturali nello sport.

Le accuse un anno fa

Nel dicembre del 2023 una dipendente, presso la sede austriaca di Red Bull, avrebbe accusato Christian Horner di comportamenti sessualmente trasgressivi, consegnando dei messaggi all’avvocato per dimostrarlo.

Il Team Principal della casa automobilistica avrebbe mandato, per un periodo di tempo considerevole, messaggi a sfondo sessuale alla dipendente. Lo stesso Horner alla presentazione della nuova vettura ha detto che sicuramente l’indagine è una distrazione, ma il team è focalizzato solo sulla nuova stagione.

Christian Horner (LaPresse) www.goalsicilia.it

Tentativo di insabbiamento

L’avvocato esterno alla vicenda sta ancora indagando sui presunti messaggi inviati dal Team Principal Red Bull alla dipendente che ha denunciato tutto circa un anno fa.

Secondo quanto riportato dagli olandesi del “De Telegraaf” Christian Horner avrebbero fatto di tutto per cercare di insabbiare il caso, a riportarlo è “La Gazzetta dello Sport”. I legali di Horner avrebbero offerto ai colleghi della donna che ha denunciato una cifra attorno agli 800.000 euro per non far uscire la notizia ed evitare lo scandalo.