Guardiola in serie A… per la salvezza: convinto a gennaio | Campionato sconvolto

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Pep Guardiola (LaPresse) www.goalsicilia.it

Il tecnico spagnolo potrebbe fare una scelta sorprendente sul suo futuro dopo il momento nero che sta vivendo il City.

Josep Guardiola, noto come Pep, ha iniziato la sua carriera calcistica nelle giovanili del Barcellona, entrando nella celebre “cantera”. Esordì in prima squadra nel 1990 sotto la guida di Johan Cruijff, diventando presto un punto fermo del centrocampo. Guardiola era un regista puro, capace di dettare i tempi e orchestrare il gioco con una visione e un’intelligenza tattica fuori dal comune. Con il Barcellona, vinse sei campionati spagnoli, una Coppa dei Campioni nel 1992 e numerosi altri trofei, diventando simbolo del “Dream Team” di Cruijff. La sua eleganza e la precisione nei passaggi lo resero uno dei centrocampisti più rispettati della sua epoca.

Dopo l’esperienza al Barcellona, Guardiola proseguì la sua carriera in Italia, giocando per il Brescia e la Roma. Anche se non replicò gli stessi successi avuti in Spagna, dimostrò comunque la sua classe. In seguito, militò in Qatar e in Messico prima di ritirarsi nel 2006. Nonostante fosse meno appariscente rispetto a molti suoi contemporanei, la sua capacità di leggere il gioco e la sua leadership in campo lo resero un calciatore fondamentale in ogni squadra in cui giocò.

Dopo il ritiro, Guardiola intraprese la carriera di allenatore, diventando una delle figure più influenti nel calcio moderno. Il suo debutto come tecnico del Barcellona, nel 2008, segnò l’inizio di un’epoca d’oro. Guidò i catalani a vincere 14 trofei in quattro anni, tra cui due Champions League e tre campionati spagnoli. Sotto la sua guida, il Barcellona introdusse il “tiki-taka”, un calcio basato sul possesso palla e sulla rapidità delle combinazioni.

Successivamente, Guardiola allenò il Bayern Monaco e il Manchester City, continuando a rivoluzionare il gioco. In Germania, vinse tre Bundesliga consecutive, mentre in Inghilterra stabilì nuovi standard con il City, conquistando più Premier League e raggiungendo un record di punti. La sua capacità di adattarsi e innovare lo ha consacrato come uno degli allenatori più vincenti e influenti nella storia del calcio.

Il momento nero del City

Il Manchester City sta vivendo un periodo nero, sia da punto di vista societario che sul campo. Il club è infatti stato accusato di alcune violazioni finanziarie, in base al regolamento inglese, e per questo si è tenuto un processo che presto darà la sua sentenza, il rischio massimo che corre il club è la retrocessione.

L’alone dei problemi societari si ripercuote sul campo, infatti la truppa di Guardiola sta rendendo tutt’altro che bene sia in Premier League che in Champions. Nella massima serie britannica Haaland e compagni occupano la quinta posizione con ben cinque sconfitte ottenute nell’ultimo periodo. Non va meglio in Champions dove sono stati raccolti appena 8 punti, frutto di due vittorie e altrettanti pari e sconfitte.

Pep Guardiola (LaPresse) www.goalsicilia.it

Il sogno Serie A

Guardiola non ha mai nascosto il suo amore per l’Italia, confermandolo anche in una recente intervista quando alla domanda se gli fosse piaciuto allenare in Serie A ha risposto “Perché no?“. Tuttavia le big italiane come Napoli e Juventus hanno appena iniziato un progetto con Conte e Motta, l’Inter è solida con Inzaghi, l’unica sarebbe il Milan.

C’è anche da dire che radio mercato ha messo sul piatto una suggestione, cioè una scelta per Guardiola come quando andò a giocare dal Barcellona al Brescia. Ossia, magari con un ruolo diverso, con l’amico e connazionale Fabregas al Como. Ad oggi è solo una suggestione e nulla di più, ma si sa le sorprese nel calcio sono dietro l’angolo.