Gli arabi si comprano il Milan: i rossoneri tra i club più ricchi del mondo | Si apre una nuova era

Mentre la società è contestata da gran parte del popolo milanista, trapelano rumors di un possibile cambio di proprietà.
Il Milan è attualmente di proprietà di RedBird Capital Partners, una società di investimento statunitense fondata da Gerry Cardinale. Nell’agosto 2022, RedBird ha acquisito una partecipazione di maggioranza nel club, ottenendo il 99,93% delle azioni, mentre il restante 0,07% è detenuto da azionisti italiani.
Il presidente del Milan è Paolo Scaroni, in carica dal luglio 2018. Il ruolo di amministratore delegato è ricoperto da Giorgio Furlani, nominato nell’ottobre 2022. Franco Baresi, leggenda del club, serve come vicepresidente onorario. Altri membri chiave del management includono Hendrik Almstadt come assistente esecutivo e Geoffrey Moncada nel ruolo di direttore tecnico.
Questa nuova struttura proprietaria e dirigenziale ha portato a un cambiamento nella strategia del club, focalizzandosi sull’incremento del valore del brand e sull’espansione internazionale. RedBird Capital Partners, con sedi negli Stati Uniti, ha avviato uffici a Los Angeles per rafforzare la presenza del Milan nel mercato nordamericano.
Sotto la guida di RedBird, il Milan ha affrontato sfide significative, inclusa l’eliminazione dalla Champions League che ha amareggiato e non poco i tifosi, un andazzo in Serie A deludente che vede i rossoneri lontani dalla zona Europa che conta ma soprattutto a scelte tecniche criticatissime dall’ambiente.
Società contestata
Nella stagione in corso, i tifosi del Milan hanno manifestato insoddisfazione nei confronti della società, esprimendo critiche sia verso Zlatan Ibrahimovic che, in particolare, verso il proprietario Gerry Cardinale. La Curva Sud ha pubblicato un comunicato in cui ha attaccato duramente Ibrahimovic, suggerendo che dovrebbe “tornare a farsi solo i selfie” e criticando le sue recenti dichiarazioni.
Inoltre, durante la festa privata per i 125 anni del club, i tifosi hanno esposto striscioni contro l’attuale proprietà, con l’emblematico “noi non siamo americani”. Le critiche si sono concentrate sulla gestione societaria e sulle scelte operative, alimentando un clima di crescente malcontento tra la tifoseria rossonera.

La cordata araba esiste?
Nell’ultimo periodo, sui social media sono circolate voci riguardo a una presunta cordata araba interessata ad acquisire il Milan. Secondo queste indiscrezioni, con l’arrivo di questa nuova proprietà, Paolo Maldini potrebbe assumere il ruolo di presidente, mentre Leonardo potrebbe tornare come direttore sportivo.
Tuttavia, al momento, non esistono conferme su queste voci. Fonti vicine al club hanno smentito tali rumors, sottolineando che non ci sono piani concreti per un cambio di proprietà o per il ritorno di Maldini e Leonardo nelle posizioni indicate. Inoltre, è importante notare che attrarre investimenti significativi richiede tempo e una pianificazione accurata.