Gli aneddoti di Mario Vitale: “Quando feci esordire un giovanissimo Boscaglia contro la Nissa…”

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Rubrica targata Goalsicilia.it con aneddoti di calcio dei cosiddetti “vecchi tempi”. P

Rubrica targata Goalsicilia.it con aneddoti di calcio dei cosiddetti “vecchi tempi”. Protagonista Mario Vitale, l’estroso maestro, ama farsi chiamare così e non mister: “Questo titolo appartiene a gente come me, Busetta, Biagini, Arcoleo, Cesarato, Cacciavillani, Baio e pochi altri (ride, ndr)”.

Correva l’anno 1983 ed ero in viaggio di nozze a Siracusa disteso sotto l’ombrellone, quando arrivò alla direzione dell’albergo una chiamata urgente di mia suocera che mi disse di chiamare altrettanto urgentemente il sig. Nunzio Russello, presidente del Terranova Gela. Capii subito che c’era odore di panchina e così fu.

Dovetti interrompere il viaggio di nozze. La famiglia Russello mi affidava il “Terranova degli stranieri”. La Serie D mi aspettava. E fu proprio a Gela che conobbi il neo allenatore del Foggia Roberto Boscaglia.

Era il più giovane di tutti, un centrocampista intelligente, ma troppo giovane per buttarlo nella mischia. Si giocava a Caltanissetta ed il Presidente Russello ci promise un premio partita di 500 mila lire se ritornavamo col risultato.

Novello sposo, mi occorrevano quei soldi per comprare il lampadario. Stavamo per pareggiare e Roberto in panchina mi tirava la giacca per esordire in Serie D. Dopo il gol di Andrea Pensabene, mi misi i mani nei capelli, mi era caduto il lampadario in testa… Pensai di fare esordire Roberto Boscaglia che mi ripagò con un gol, ma non bastò. La Nissa ci rifilò altri tre gol e addio lampadario…