Gli aneddoti di Mario Vitale: “Dopo ogni esonero c’era un funerale. Nacque lo Jettatore, così finii da Magalli e Costanzo…”

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Rubrica targata Goalsicilia.it con aneddoti di calcio dei cosiddetti “vecchi tempi”. P

Rubrica targata Goalsicilia.it con aneddoti di calcio dei cosiddetti “vecchi tempi”. Protagonista Mario Vitale, l’estroso maestro, ama farsi chiamare così e non mister: “Questo titolo appartiene a gente come me, Busetta, Biagini, Arcoleo, Cesarato, Cacciavillani, Baio e pochi altri (ride, ndr)”.

Era da poco entrato il nuovo secolo e vivevo di calcio, allenando nei vari campionati di Interregionale e Promozione (non esisteva ancora l’Eccellenza). Allenavo la Pro Favara, navigavamo nei bassifondi della classifica e lottavamo per non retrocedere.

Un giorno mi chiamarono dalla redazione de “I Fatti Vostri” per una mia partecipazione. Era la serata della Befana e il conduttore Giancarlo Magalli mi chiese perché a Favara avevano tappezzato il paese con dei manifesti raffiguranti le scatolette della carne Simmenthal con la mia testa. Raccontai che non vedevamo una lira da tempi remoti. L’indomani mi arrivò puntuale l’esonero.

Il giorno dopo morì il presidente. Andai a Pozzallo e dopo l’esonero morì un dirigente, seguirono una serie di decessi dopo ogni mio esonero, così decisi di vestirmi di nero e nacque il personaggio dello jettatore.

Venivo invitato in molti programmi tv, compreso Maurizio Costanzo a Buona Domenica. Lui è romanista sfegatato ed era amico del presidente capitolino Viola… dopo 15 giorni ci fu il funerale. Mi convinsi di essere diventato pericoloso e bruciai il vestito nero, gli occhiali scuri e la bombetta.

In questi giorni sto pensando di rispolverarli per andare in Russia…….