Gioacchino Serio, capitano del Geraci, con una lettera sul suo profilo ‘Facebook’ saluta così la squadra:
“La parola GRUPPO è stato il fattore determinante di una cavalcata incredibile di una stagione esaltante!
Non avrei mai voluto distaccarmi da tutto ciò perché quando qualcosa la tengo a cuore, difficilmente me ne privo! Sono un testardo e lo dirò sempre ma tutto quello che ho fatto negli anni, l’ho fatto seguendo la mia linea di pensiero e l’affetto che provo verso chi sta al mio fianco, cercando di fare quadrare sempre tutto, prima per gli altri ed infine per me!
Sono stato fiero di avere indossato la fascia da capitano di una società che in questi due anni mi ha fatto stare bene, trattandomi da geracese doc, non posso fare altro che ringraziare uno ad uno perché chiunque mi ha dato qualcosa! Ringrazio Francesco Giaconia, colui che in questi due anni mi ha tenuto stretto mettendomi sempre tra le sue idee calcistiche ed umane! Non dimentico quello che hai fatto per me e per Geraci! Avremmo meritato di finire una cavalcata incredibile e forse adesso si parlerebbe di un’altra cosa! Ma alla fine non importa ciò che ho attorno, i ricordi ed i momenti che ho passato sono impressi nel cuore! Infine, non per meno importanza, ringrazio i miei compagni, ho dato tutto per voi e lo rifarei infinite volte perché siete stati il mio ossigeno, quando nel bel mezzo di una scalata avevo bisogno di energie, voi c’eravate!”, vi voglio bene!
E poi lo staff, il grande prof. che con i suoi giochi di prestigio ci faceva fare metri in più, mister di Paola e mister Damiano, persone splendide, il Carmelo Sanfratello e il Ds Luigi Coco, per essere stati anima portante in una stagione intensa!
Finisco con mister Claudio Grimaudo, una persona fuori dal comune, un fratello più grande, un padre ed un amico! Non serve essere allenatori col patentino, serve essere uomini con gli attributi e con un cuore per farsi volere bene e sapere che i tuoi giocatori non ti tradiranno mai! Grazie per tutto, anche per tutti i regali e le magliette dopo ogni vittoria! Ti voglio bene.
Spero sia solo un arrivederci con tanti di voi! Il vostro CAP…“.