Gela, Pensabene: “Rivedere i tifosi è un piacere, la mia presenza qui è legata al progetto futuro”

Il nuovo tecnico del Gela, Andrea Pensabene, si è presentato così:

“Rivedere i vecchi tifosi è un piacere. Volevo fare una premessa. La mia presenza qui non è legata alle quattro-cinque partite che sono rimaste, altrimenti restavo a casa. Ho un curriculum discreto e ringrazio Gela che mi ha dato l’opportunità di allenare in C1 in un anno difficilissimo, con una dirigenza in difficoltà. Capisco il malumore della città, dopo aver fatto la C1 non è facile far fatica in Eccellenza”.

“Quando l’anno scorso sono venuto a Gela, non sapevo che ci fossero due squadre. Avevo già preso un impegno. È stata un’esperienza bellissima, non ci siamo salvati per un solo punto. Questo lavoro non è passato inosservato, se la società mi richiama vuol dire che c’è stima che io ricambio”.

“Non vengo per queste quattro partite. Queste gare servono per vedere questi giocatori che si stanno giocando una riconferma. Dobbiamo capire su chi ripuntare, poi cercheremo i giocatori di categoria per cercare di fare un campionato diverso. Con Gela bisogna essere chiari, non possiamo dire ‘facciamo un campionato così’. Cercheremo di fare un campionato all’avanguardia. Squadre come Nissa o Favara hanno speso 700mila euro ciascuno e solo una salirà in D. Qui ci sono i presupposti per poter fare un buon campionato. Poi sarà il campo a dare i giudizi sul nostro lavoro. Io vengo qui solo per un discorso futuro. Ho stima della società e del direttore”.

“C’è una tifoseria calda che sta soffrendo, poi è normale che se la squadra comincia a decollare lo stadio si possa riempire. Le vicissitudini della società le ho seguite a distanza, ma ormai rappresentano il passato. Le squadre si fanno a marzo e aprile, se questo è il percorso è un buon viatico”.

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Redazione