Come si legge su “quotidianodigela.it”, il direttore generale del Gela, Crocifisso Caiola, ammette il ritardo nel pagamento degli stipendi ai giocatori: “Si è vero, dobbiamo ancora onorare le ultime tre mensilità, ma le difficoltà partono dalla chiusura dello stadio. In questi ultimi mesi abbiamo comunicato più volte a tutti che si stava attraversando un brutto momento, dovuto dalla chiusura improvvisa dello stadio nello scorso mese di febbraio. Da allora sono passati ben cinque mesi e oggi si continua a rimandare al domani ogni altra decisione o lavoro da fare. Sono loghice e tempistiche che non c’entrano nulla con il nostro modo di fare. Nel calcio la programmazione ha un’importanza imprescindibile”.