Calcio popolare costretto a girovagare: «Dateci un campo»
«Non è possibile fare calcio a Palermo. Stiamo valutando seriamente se continuare o ritirare la squadra». Con queste parole Francesco Magrì, direttore sportivo del Palermo Popolare, ha espresso tutto il suo sconforto per una situazione che sta mettendo in ginocchio la società rosanero militante in Prima Categoria.
Come riportato oggi da Salvatore Matranga sul Giornale di Sicilia, il problema principale è la mancanza di campi adeguati in città. Costretti a girovagare tra i campi della provincia per ogni partita, i costi per il club sono diventati insostenibili. Il campo indicato ad inizio stagione, quello della Fincantieri, non è stato utilizzabile a causa di analisi e carotaggi commissionati da Cassa Depositi e Prestiti per verificare la presenza di sfabbricidi e amianto nell’area.
«Ho già parlato con i titolari dell’area – ha dichiarato Alessandro Anello, assessore comunale allo sport – e, se le analisi dovessero dare esito negativo, mi impegnerò affinché la Fincantieri e le società sportive a essa collegate possano tornare a giocare lì».
Attualmente, l’unico impianto comunale praticabile per il calcio è il velodromo Paolo Borsellino, dove si allenano diverse squadre, ma che non può ospitare incontri ufficiali in quanto privo di omologazione. Anello, però, si dice fiducioso: «Abbiamo già inviato la documentazione alla Lega dilettanti a Roma».
Nel frattempo, il Palermo Popolare ha disputato le sue gare in diversi impianti, tra cui il Lo Monaco, i Delfini di Vergine Maria e il Solarium di via Messina Marine. Tuttavia, anche quest’ultimo è stato recentemente sequestrato dalla Capitaneria di porto e dai vigili urbani a causa di manufatti abusivi e condizioni non conformi per l’utilizzo sportivo.
Il declino delle infrastrutture calcistiche in città non è un problema nuovo. Come sottolineato da Matranga, Palermo, che nel dopoguerra contava 25 campi, uno per ogni quartiere, oggi ne ha rimasti pochissimi.
I dirigenti del Palermo Popolare si dicono delusi anche dall’assenza di interventi concreti da parte della Lega Nazionale Dilettanti. Domenica, la squadra in maglia verde dovrà affrontare la Fada, ma ancora una volta fuori città, a Misilmeri.