Il Messina vive ore di grande incertezza. Nonostante il pagamento degli stipendi, la società non ha rispettato la scadenza per il versamento dei contributi, che avrebbe dovuto essere effettuato entro la mezzanotte di ieri. Come riporta Gazzetta del Sud, questa mancata operazione potrebbe costare una penalizzazione dai 4 ai 6 punti, mettendo seriamente a rischio la corsa salvezza della squadra.
La notizia ha gettato nello sconforto la piazza, che dopo il mercato invernale si era illusa di poter lottare con più serenità per la permanenza in Serie C. Ora, invece, tornano dubbi sulla stabilità del club e sulla gestione della proprietà. “Mancano circa 135mila euro, ma il bonifico non è partito e nemmeno la PEC che ne attestava il versamento”, scrive la Gazzetta del Sud, evidenziando un quadro surreale e inspiegabile.
Futuro in bilico, si attende chiarezza
La situazione apre interrogativi pesanti sul futuro del Messina. Perché investire nel mercato e sottoscrivere contratti pluriennali se poi si arriva a non rispettare gli obblighi economici? Le dichiarazioni ottimistiche del presidente Stefano Alaimo, le conferenze in Comune con Doudou Cissé, le riunioni sul campo: tutto perde senso se il club rischia di crollare al primo ostacolo.
Si attende una comunicazione ufficiale dalla società, mentre si rincorrono voci su un possibile intervento dell’ex presidente e socio di minoranza Pietro Sciotto, che potrebbe dare un contributo per scongiurare il peggio.
Serie D sempre più vicina?
Sul campo, il Messina si prepara alla sfida di lunedì contro il Trapani, ma il pensiero è tutto rivolto alle questioni extra-campo. Il rischio è che questa crisi possa condannare definitivamente i giallorossi alla retrocessione in Serie D.
Intanto, arriva una notizia positiva per il Taranto, che ha completato i pagamenti e non sarà escluso dal girone C, evitando così di riscrivere la classifica. Discorso diverso per la Turris, che sembra invece destinata alla cancellazione.
Il Messina è a un bivio: salvare la stagione o precipitare nel baratro.