Dal pezzo della Gazzetta del Sud di oggi in edicola emergono dettagli significativi sul terremoto in casa Messina: il direttore sportivo Pavone ha rassegnato le dimissioni, considerate irrevocabili, anche se inizialmente respinte dal presidente Pietro Sciotto. La decisione, a quanto pare, era già stata presa prima del match contro la Turris, gara a cui Pavone non ha assistito. Al termine della partita, il dirigente ha fatto ritorno in Puglia, lasciando il club in un clima di incertezza.
Sebbene non ci siano ancora comunicazioni ufficiali, le dimissioni sembrano essere legate a molteplici fattori: il possibile passaggio di proprietà del club, la mancanza di garanzie sugli investimenti in vista del mercato di gennaio o forse altre proposte, come quella del Trapani, che lo avrebbe nel mirino. Tra le ipotesi, si fa il nome anche dell’attuale tecnico Giacomo Modica, stimato da Pavone, che però dovrebbe prima risolvere il contratto con l’ACR per un eventuale trasferimento.
La situazione societaria del Messina appare sempre più delicata, con la perdita di una delle poche figure dirigenziali che ha cercato di affrontare pubblicamente le difficoltà di questi mesi. Nonostante la recente vittoria in casa della Turris, il club giallorosso si prepara ad affrontare partite cruciali, tra cui lo scontro casalingo con il Foggia e la successiva trasferta contro la Juventus Next Gen, in un clima di smobilitazione che rischia di influire sulla squadra.
Parallelamente, si attende la formalizzazione della vendita dell’80% delle quote del club, con la speranza che arrivino i fondi necessari per garantire la stabilità economica. Al momento, regna la cautela: il futuro del Messina sembra appeso non solo ai risultati sul campo, ma soprattutto a sviluppi fuori dal rettangolo verde.