Gazzetta del Sud: “Il Messina va a fondo, tris del Foggia. Neanche ci si degna di metterci la faccia…”

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Foto Rocco Papandrea

La sconfitta per 0-3 contro un Foggia non irresistibile segna una delle pagine più buie della stagione del Messina. Una squadra che sembrava aver trovato un riscatto dopo il successo contro la Turris, ma che si è sciolta come neve al sole al primo ostacolare. Il Messina, schierato con un 4-3-3, ha mostrato i soliti limiti fisici e mentali, resi ancora più evidenti dalla situazione extracampo, con una società paralizzata in attesa di un cambio di proprietà.

La cronaca della partita evidenzia i momenti chiave: un avvio promettente dei peloritani, con diverse occasioni sprecate, e poi il crollo dopo il primo gol di Mazzocco, complice un Krapikas incerto. Il Messina non è mai riuscito a reagire concretamente, subendo altre due reti nella ripresa, una delle quali siglata dall’ex Emmausso, che ha deciso di non esulta

Ma il risultato sul campo è solo la punta dell’iceberg. Fuori dal rettangolo di gioco, il silenzio assordante della società è emblematico di una situazione surreale. Il presidente è sparito dai radar, il tecnico Modica sembra in attesa di essere sollevato dall’incarico, e il direttore generale è una figura che manca da anni. Persino il ds Pavone, che pure dovrebbe assumersi delle responsabilità, si è dimesso senza formalizzare il divorzio.

La tifoseria, ormai disillusa e amareggiata, si trova di fronte a una squadra che appare abbandonata, senza guida né futuro. La misura è colma: oggi più che mai servirebbero risposte chiare da parte della società, non silenzi o comunicati fumosi.

Con il quartultimo posto che continua a pesare e una stagione che rischia di trasformarsi in un disastro completo, il Messina rappresenta oggi una piazza priva di speranza, dignità e passione. L’unica ancora sembra essere un cambiamento societario ormai non più rinviabile.

La passione dei tifosi meriterebbe di più. E il tempo per rimediare è sempre più stretto.