Gaucci: “Avevamo studiato un business plan per il nuovo Catania, ma non c’erano i presupposti”

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Ai microfoni di “QdS.it”, l’ex presidente del Catania, Riccardo Gaucci, parla

Ai microfoni di “QdS.it”, l’ex presidente del Catania, Riccardo Gaucci, parla della decisione di fare un passo indietro sulla possibilità di partecipare alla manifestazione d’interesse per la rinascita del calcio in città:

“Si è vero ho cercato di capire se c’erano i presupposti per partecipare alla manifestazione d’interesse relativamente a un possibile nuovo Catania. L’ho fatto perché amo profondamente la città, dopo aver vissuto quattro anni veramente molto importanti per me. La piazza di Catania mi resta nel cuore così come molte persone che ho conosciuto in quegli anni e con cui sono attualmente in contatto. Sedendoci a tavolino e valutando concretamente la situazione alcuni dei soci che avrebbero potuto partecipare a questa iniziativa imprenditoriale hanno espresso dei dubbi. E in particolar modo relativamente alla possibilità che non arrivi subito una promozione in Serie B dalla terza serie. Abbiamo studiato un business plan prevedendo dei costi di 3 milioni di euro per la prima stagione tra l’acquisizione del titolo e la costruzione della squadra per vincere la Serie D e poi un altro anno di Serie C a vincere con ulteriori 5 milioni circa. La mancata certezza però sul successo di un campionato professionistico di Serie C ci ha indotto a riflettere sulle risorse che si sarebbero andate a sommare visto e considerato che in C non ci sono molti introiti per le società. Quindi questa possibilità è venuta meno. Mi dispiace molto ma devo dire con estrema correttezza che non ha senso perdere la faccia con una città con cui si è legati. Questa iniziativa imprenditoriale non era una cosa da fare per forza ma solo se c’erano i presupposti”.