Garufo a GS.it: ”Pentito di aver lasciato Trapani. Adesso sono ad Agrigento, derby tra granata e Catania…”

“Mi sto già preparando per il futuro, voglio subito tornare a fare bene”. Desiderio Garufo, ex giocatore di TrapaniCatania e Nissa tra le altre, da pochi giorni ha rescisso il suo contratto col Parma. Ai microfoni di Goalsicilia.it, il terzino nativo di Grotte, ha parlato di passato, presente e futuro.

Non sei stato fortunato nella tua parentesi a Parma…

“Dopo 12 anni di carriera, un infortunio poteva capitare. È successo nel momento in cui ci stavamo giocando qualcosa di importante: mi sono fatto male l’anno scorso quando eravamo secondi in Serie C, alle porte del mercato invernale. Sono tornato a distanza di quattro mesi, mi sono messo a disposizione ma ormai, nel rush finale del torneo, la squadra aveva una sua fisionomia. Ci stavamo giocando qualcosa di importante, io stavo bene ma capisco le scelte del mister. Da lì siamo andati in Serie B”.

Nell’ultimo mercato invernale sei stato accostato a Trapani e Akragas…

“Sono stato vicino a tornare in Sicilia più volte. Col Trapani ho avuto contatti in estate, come anche con Triestina, Sambenedettese e più di tutte col Bassano però non ho trovato l’accordo col Parma. Tornando a gennaio, c’è stata la possibilità di andare all’Akragas, era un’ipotesi per rimettere nelle gambe minutaggio in prospettiva futura. La scelta Akragas, sapendo la situazione un po’ brutta, sarebbe stata una questione di voglia di ricominciare in funzione del mercato estivo”.

Hai già avuto qualche contatto per la prossima stagione?

“Ho già delle trattative in corso. Con una società di C del sud in particolare siamo molto avanti con i contatti. Ancora questa squadra sta giocando e non è corretto rivelarne il nome, in ogni caso, tutto sarà definito solo al momento delle firme”.

Dove ti allenerai ora?

“Mi sono organizzato per allenarmi giù in Sicilia per i prossimi due mesi. Sarò ad Agrigento, l’Akragas mi ha aperto le porte per allenarmi con loro. Nel momento in cui le squadre arriveranno agli obiettivi, metterò nero su bianco con la prossima società”.

Ti piacerebbe tornare a giocare in Sicilia?

“Per il Trapani ho sempre un grande debole. La maglia granata è nel mio cuore, ci siamo lasciati bene, la mia scelta di andare in un Novara che voleva vincere il campionato di B, è stata di ambizione, per giocare per obiettivi diversi. Prima del Novara, a gennaio, avevo rifiutato diverse società pur di rimanere a Trapani e rinnovare, ma poi non è stato possibile. Mi pento ancora oggi, sarei voluto rimanere più anni possibili in granata, sono stato bene in città, con i tifosi e con la società, è un rammarico che mi porto ancora dentro”.

Qual è il ricordo più bello legato alla maglia granata?

“Il primo anno di B è stato ricco di cose belle, vedi la gara di San Siro contro l’Inter. Ci siamo salvati con dieci gare di anticipo e abbiamo sfiorato il sogno play off da neopromossa. Campionato bello dall’inizio alla fine, dalla gara in Coppa Italia con l’Albinoleffe vinta 3-0, i derby col Palermo, fino all’80’, 0-0…anno stupendo, gruppo fantastico, Mancosu capocannoniere, una delle migliori difese, stagione indimenticabile”.

Al Trapani di oggi, non è riuscita l’impresa che avete fatto voi in passato di rimontare il Lecce…

“Ci avevo sperato e creduto perché conosco i ragazzi, vedi Corapi, Scarsella, Evacuo oltre ai miei ex compagni in granata come Pagliarulo. Sono una squadra super attrezzata però hanno pagato qualche punto perso in casa, vedi Andria, Bisceglie o la rimonta subita da Matera e Catanzaro: questi piccoli passi falsi hanno compromesso il campionato ma c’è ancora la possibilità di arrivare secondi e vincere i play off. Una squadra che fa grandi rimonte però, c’è il rischio che poi arrivi nella fase post regular season, stanca mentalmente e fisicamente”.

Lunedì ci sarà il derby Catania-Trapani…

“Sarò al Cibali, sono un doppio ex… Sarà una gara determinante per il secondo posto e il Catania può tenere accese vive le speranze di rincorsa al Lecce”.

Un derby che può essere considerato uno spot per il calcio siciliano…

“Dispiace che nessuna delle due probabilmente riuscirà a vincere direttamente il campionato ma entrambe le squadre, per tifoseria, ambiente e organico, meritano la Serie B”.

Sei dispiaciuto per la retrocessione dell’Akragas?

“Era da tanti anni che i tifosi e le varie società che si sono succedute facevano sacrifici per portare l’Akragas in Serie C. Ora dopo anni travagliati a livello societario, purtroppo è arrivata questa retrocessione, speriamo possa chiudersi la trattativa con gli iraniani. Agrigento merita di stare in C, però è incomprensibile non risolvere il problema dell’illuminazione, la retrocessione è stata determinata dal fatto di non giocare in casa dove in passato ha sempre fatto la gran parte dei punti”.

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Damiani Vittorio