Gambino a GS.it: ‘’Lascio Scordia. Ho aspettato tanto per restare e ho già rifiutato tante offerte’’
“Mi dispiace molto prendere questa decisione perché ero molto legato al presidente Gal
“Mi dispiace molto prendere questa decisione perché ero molto legato al presidente Gallo che è una splendida persona, una di quelle che nel calcio non esistono più”. Sono parole sofferte quelle di Andrea Gambino, attaccante classe ’88 che ha deciso di lasciare lo Scordia. Il giocatore, 14 gol nell’ultima stagione, ha preso la dolorosa decisione per la situazione di incertezza che aleggia attorno alla società rossazzurra, nonostante abbia già rifiutato diverse offerte di mercato. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.
Andrea, innanzitutto una domanda è d’obbligo: qual è la situazione a Scordia?
“Con il gruppo che avevamo formato l’anno scorso ci eravamo ripromessi di aspettare fino all’ultimo che a Scordia si muovesse qualcosa prima di dialogare con qualche altra squadra. Adesso siamo praticamente a fine luglio e ci sono tante incertezze, quindi arrivati a questo punto abbiamo deciso che ognuno andrà per la sua strada, almeno per quanto mi riguarda”.
C’è qualcuno a cui eri particolarmente legato?
“Oltre al presidente Gallo, che è una splendida persona, ero molto legato anche al direttore sportivo e al mister Romano che ha preso la decisione di andare al Gela e sono contento per lui”.
In questo lasso di tempo, con chi voi giocatori avete avuto a che fare?
“Soprattutto con il direttore Strianese, che è una splendida persona e ce l’ha messa tutta per provare a ricostruire la squadra”.
Ci sono delle possibilità che il calcio a Scordia riesca a sopravvivere?
“Questo non te lo so dire, so soltanto che ci sono delle riunioni giorno dopo giorno per provare a salvare il salvabile. Di certo c’è che mi hanno fatto capire di cominciare a muovermi perché forse il budget non permette di continuare”.
Qual è invece la tua situazione?
“Tra me e lo Scordia penso non ci sia più futuro. Ripeto, è una decisione che ho preso a malincuore però ci sono ancora esclusivamente incertezze e siamo a fine luglio. Posso dunque ufficialmente dire che finora ho aspettato Scordia, ma non resterò lì. Questa è una mia scelta, non so gli altri che decisioni prenderanno”.
Nel frattempo c’è qualche squadra che si è fatta avanti?
“Ho già rifiutato la bellezza di tre o quattro offerte per restare a Scordia e perché volevo aspettare. Non voglio fare nomi perché qualche squadra potrebbe farsi sentire nuovamente. Si tratta comunque di club che puntano a vincere in Eccellenza e qualcun’altra in serie D, anche al di fuori della Sicilia”.
In che senso alcune squadre potrebbero rifarsi avanti?
“Quelle squadre che mi hanno cercato avrebbero voluto chiudere la trattativa già la settimana scorsa, ma io ho detto loro di darmi una settimana di tempo: c’è chi non ha aspettato e ha già preso altri giocatori e c’è invece chi non ha ancora concluso altre trattative”.
Che tipo di giocatore è Andrea Gambino?
“Sono una classica prima punta che gioca sempre per la squadra. Anche sotto porta mi faccio rispettare, quest’anno ho fatto 14 gol in 20 partite. Per fortuna sto avendo un po’ di mercato, ma finora non ho voluto tradire presidente, direttore e mister, ho aspettato che loro mi dessero il via libera”.
C’è qualcosa che vuoi dire ai tifosi dello Scordia?
“Mi dispiace veramente per tutta questa situazione, perché io avrei voluto continuare con loro. Spero un giorno di poterli incontrare nuovamente perché mi hanno fatto sentire a casa mia dal primo giorno e questa è un’esperienza che porterò sempre con me, una delle più belle della mia carriera”.
Detto da te, che di squadre ne hai girate tante, questa frase acquisisce ancora più valore. C’è qualche altro posto che porti nel cuore?
“Senza dubbio ti dico Acireale. Anche quella è un’esperienza che porto con me e che ricordo con grande gioia, anche perché Acireale è una grande piazza dove si fa calcio a 360 gradi”.
Dove ti piacerebbe andare a questo punto?
“Io spero nel salto in serie D, ma se dovesse arrivare una piazza importante in Eccellenza a vincere, anche al di fuori della Sicilia, la prenderei molto in considerazione”.