Alla vigilia della sfida contro il Trapani, il tecnico del Frosinone, Alessandro Nesta, presenta così la gara:
“Penso soprattutto alla tenuta fisica dei giocatori. Dopo la ripresa i ragazzi hanno lavorato bene ma vanno valutate, ad esempio, le frenate sulla corsa veloce e la tenuta in funzione del minutaggio, considerato che non è stato possibile disputare amichevoli al di là di quelle fatte tra di noi. Se parliamo di incognite, sono propriamente quelle. Conterà tutto: la testa, l’entusiasmo, l’aspetto fisico. Il calcio è questo. Per me abbiamo lavorato bene, non ci sono stati giocatori che si sono fermati, abbiamo dato continuità al lavoro e questa è la terza settimana che lavoriamo in maniera collettiva. Tutti abbiamo la stessa condizione fisica. Non ci sono scusanti. Chi sarà più concentrato, più determinato e saprà portare dalla sua parte i duelli magari nelle due aree, potrà portare a casa la partita”.
Sul Trapani: “Castori ha motivato i giocatori che dopo 2 mesi a casa non vedranno l’ora di poter giocare. Credo che il nostro approccio deve essere positivo: sappiamo di andare a giocare su un campo ostico. E comunque tutte le partite hanno le loro difficoltà. Il Trapani prima dello stop stava andando bene. Adesso non sappiamo cosa troveremo. Noi dobbiamo fare la nostra partita, mettere in campo le caratteristiche che abbiamo. Potremmo trovare una squadra carica anche fisicamente o magari in difficoltà. Il Frosinone non deve snaturarsi ma saper giocare come sa. Porte chiuse? Un piccolo vantaggio a giocare in casa c’è sempre. Anche se per una squadra come il Frosinone che ha 11.000 abbonati, non vedere i tifosi allo stadio è una ‘diminutio’ soprattutto per le nostre caratteristiche da battaglia, da formazione che mette in campo il cuore e che trascina il proprio pubblico e trae benefici dal tifo incessante. Per noi non va proprio bene giocare a porte chiuse”.