Franceschini: «Il ritiro dell’Akragas cambia gli equilibri. Il Siracusa non potrà più sbagliare»

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Secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Sud, il ritiro dell’Akragas dal campionato di Serie D ha avuto un impatto significativo sulla classifica, in particolare per le squadre impegnate nella corsa salvezza. La decisione del club siciliano, motivata da difficoltà gestionali ed economiche, ha ufficialmente cambiato gli equilibri del torneo, aumentando la pressione su diverse formazioni.

Il tecnico Ivan Franceschini, con un passato sulle panchine di Cittanovese e Castrovillari, ha analizzato le conseguenze di questa situazione, sottolineando come il ritiro dell’Akragas debba portare a una riflessione più ampia sullo stato del calcio italiano.

Pausa utile prima del rush finale
Il campionato di Serie D si fermerà momentaneamente per lasciare spazio al Torneo di Viareggio, offrendo un’occasione preziosa per rifiatare prima delle ultime decisive giornate. Franceschini ha sottolineato l’importanza di questa pausa:

«Sicuramente una pausa utile per tutti. Veniamo da un percorso molto lungo e intenso e lo stop darà una mano sia alle squadre in lotta per la promozione sia a quelle che stanno cercando di salvarsi. Inoltre, questa parentesi potrà servire per recuperare qualche infortunato».

L’impatto del ritiro dell’Akragas sulla classifica
Dal punto di vista sportivo, il ritiro della squadra agrigentina ha cambiato alcuni scenari, soprattutto in chiave salvezza:

«Dal punto di vista sportivo cambia qualcosa. Il Siracusa, per esempio, ha ora una partita in meno da disputare rispetto alla Reggina, quindi non può più permettersi errori. Allo stesso modo, alcune squadre che sembravano ormai quasi salve devono rimettersi in discussione. È una situazione che crea nuovi equilibri».

Ma il problema non riguarda solo la classifica. Secondo Franceschini, questa vicenda rappresenta una sconfitta per l’intero sistema calcistico italiano, troppo spesso segnato da crisi economiche e gestioni societarie discutibili.

La necessità di regole più severe
Il tecnico ha lanciato un appello affinché vengano introdotte norme più rigide nella gestione delle società calcistiche:

«Ci vorrebbero leggi più severe nella giustizia sportiva. I presidenti dovrebbero essere responsabili in prima persona di un fallimento societario. Basta prestanome nel calcio! La Lega dovrebbe chiedere garanzie personali ai presidenti delle società all’inizio della stagione. Non è possibile vedere personaggi che girano l’Italia facendo fallire società sportive ogni anno. E a pagarne le conseguenze sono sempre dipendenti e tifosi».

Con il ritiro dell’Akragas, la Serie D perde un’altra squadra storica, mentre le istituzioni calcistiche si trovano di fronte all’ennesimo caso che dimostra l’urgenza di riforme concrete per tutelare la stabilità economica dei club.