Folgore, Indelicato: “Momento difficile, c’è preoccupazione per il futuro del club…”

Intervenuto in conferenza stampa, il presidente della Folgore Castelvetrano, Giuseppe Indelicato, dice la sua sulla situazione della società:

“Questo è un momento che non mi aspettavo neppure io. Speravo che la vittoria del campionato servisse a ricucire anche quei piccoli contrasti che normalmente ci sono in una famiglia numerosa come quella della Folgore. Questo non c’è stato, alcuni soci si sono dimessi”.

“Penso che questa sia una delle società più vincenti della storia della Folgore, scomparsa due anni fa dagli scenari calcistici. Nel giro di due anni ha acquisito un titolo di Prima Categoria, ottenendo una Promozione per i meriti sportivi della società che abbiamo rilevato, è arrivata terza nello scorso campionato e quest’anno ha vinto sul campo contro avversarie di tutto rispetto e con un potenziale economico non indifferente. Adesso ci si dovrebbe preparare a un campionato difficile e impegnativo come l’Eccellenza con una coesione da parte di tutti”.

“Intanto devo ringraziare i calciatori, l’allenatore e lo staff tecnico, i veri artefici di questa promozione. Ringrazio il capitano Rustico, il mister Giovanni Messana, il prof. Luppino e Peppe Scianna, che hanno costituito una famiglia in un momento storico molto importante della società”.

“Nell’ottobre 2022 mi sono dimesso da presidente per una linea che non era stata verbalizzata dall’assemblea dei soci, ovvero la decisione di sforare il budget. Si era arrivati a una cifra superiore e per me non c’erano le condizioni per poter garantire. Mi sono dimesso per fare entrare altre forze in società. E sono rimasto più solo, perché nel giro di pochi giorni tutti si sono dimessi dalle cariche. Un altro passaggio fondamentale è quando abbiamo dovuto fare delle scelte e abbiamo ridimensionato l’organico, inserendo delle giovani promesse. Questo gruppo si è compattato, è diventato una famiglia. Abbiamo perso a Casteltermini e abbiamo toccato il fondo della stagione. In molti pensavano che la Folgore fosse finita, quello però è stato il momento della svolta, abbiamo preso determinate decisioni sull’organico”.

“Il 19 marzo mi sono impegnato personalmente a garantire i tesserati. Gli ho chiesto di regalarmi la vittoria a San Vito perché ero convinto che lì avremmo vinto il campionato. E lì ho avuto la percezione che potevamo raggiungere l’obiettivo. Dovevamo essere tutti felici e subito metterci in movimento per organizzarci al meglio per l’Eccellenza. A fine campionato facevo anche l’autista dell’under 18 per portare a termine la stagione e avere un punteggio maggiore in ottica ripescaggio. Ho fatto il magazziniere, ho pulito le gradinate, non ho nessuna vergogna a dirlo. C’è però stanchezza mentale, perché ero solo”.

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Redazione