Folgore, Acquaviva a GS.it: ‘Mio obiettivo è sempre vincere, qui si sta bene. Idolo è David Luiz, in futuro…’

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Dopo un avvio di stagione incerto allo Scordia, si è rilanciato alla grandissima con la maglia d

Dopo un avvio di stagione incerto allo Scordia, si è rilanciato alla grandissima con la maglia della Folgore Selinunte piazzandosi al terzo posto del girone A di Eccellenza. Parliamo di Stefano Acquaviva, di mestiere difensore, con cui abbiamo fatto il punto della situazione e qualche salto nel passato. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Partiamo dalla semifinale di domenica con l’Alcamo, quanto è stata dura?

“Molto, molto dura. L’arbitro ha dovuto spezzettare il gioco perché c’erano tanti contrasti maschi e discussioni conseguenti. L’Alcamo è una squadra esperta, ma noi l’avevamo preparata molto bene e siamo stati bravi a tenere alta la concentrazione fino alla fine”.

Non siete scesi in campo con l’idea che avevate a disposizione due risultati su tre, ma proprio per vincere…

“Sì, assolutamente. Quando non giochi per vincere, prima o poi il golletto lo prendi. Noi, proprio per mentalità, non abbiamo mai giocato per accontentarci del minimo, giochiamo sempre per vincere. Per carità, il nostro gol è arrivato alla fine, ma come squadra abbiamo tenuto alta la tensione per tutto il match”.

Nell’esultanza finale tu sei stato sommerso…

“Sì, sì, ero sotto il mucchio (ride, ndr). Ho visto arrivare tutti e per una frazione di secondo ho avuto anche paura, ma è stata una gioia davvero bella”.

Domani affronterete la Riviera nella finale…

“Anche loro sono una squadra esperta, con dei giocatori importanti. In campionato abbiamo perso, ma mi lego al discorso di prima. Scendiamo in campo sempre per vincere, è l’atteggiamento che ci infonde il mister”.

Qual è la tua storia calcistica?

“Ho cominciato a giocare tardissimo, avevo 13 anni, nell’Atletico Bagheria. Qui ho fatto due anni e mi ha preso il Parma dove ho giocato con gli Allievi. Poi due anni di Varese, uno di Avellino in Primavera. Poi in D al Due Torri, dove abbiamo ricevuto tanti complimenti per essere stati la migliore difesa. Avevo accanto gente come Matinella e Ingrassia, scusa se è poco. Ci hanno paragonato addirittura a Juventus e Carpi che in quel periodo avevano la miglior difesa in A e B, ci crediamo dai (ride, ndr)”.

Dopo il Due Torri, la scorsa estate, sei andato allo Scordia…

“Il ds Strianese, che stimo tanto, mi ha cercato e mi ha convinto ad accettare il progetto Scordia. Sono andato via a fine novembre per una questione di ambizioni. Loro hanno fatto una scalata pazzesca nel girone di ritorno, hanno provato a trattenermi, ma io volevo la certezza di giocarmi qualcosa di più importante e ho deciso di andare via”.

Alla Folgore…

“Qua mi sono trovato davvero bene, società seria e solida. Mister Terranova è un grande allenatore, oltre ad avere grandi conoscenza tattiche, riesce a motivarti come se ogni partita fosse l’ultima. Credimi, è stato un onore averlo conosciuto come persona, ed essere allenato da lui”.

Il tuo obiettivo personale per il futuro qual è?

“Intanto vincere questi play off, poi ovviamente è quello di migliorarsi sempre. Forse ho ancora qualche anno per riuscire a fare il salto (classe 1995, ndr) e sinceramente sono un sognatore. Spero di…Beh, spero e basta. Il salto di categoria mi piacerebbe, le ambizioni ci sono, vedremo…”.

Che tipo di difensore sei?

“Sono alto poco meno di 1.80 e peso una 70ina di chili. Il mio idolo è, se te lo dico blocchi subito (ride, ndr), David Luiz”.

Ciao è stato un piacere aver parlato con te, buona giornata. Scherzi a parte, perché???

“È il mio giocatore preferito, mi piace. Comunque essendo un tifoso della Juventus, non posso che essere fan di Bonucci, è uno spettacolo vederlo giocare”.

Ecco ora ci siamo. Se dovessi invece paragonarti per caratteristiche a qualcuno dei Top?

“Domanda difficile, non saprei”.

Io ti vedo un po’ come Fabio Cannavaro. Non montarti la testa, intendo per il tipo di gioco fatto di esplosività, giocare sull’anticipo…

“Uhm, in effetti ci può stare. Ti ringrazio per l’accostamento, ma evitiamo le bestemmie (ride, ndr)”.