Filippi a GS.it: “Questo Palermo costruito fin dall’inizio per la Serie B. Allenare i rosanero per me…“
“Scegliere di allenare i rosanero è stata una decisione ponderata”. Giacomo Fil
“Scegliere di allenare i rosanero è stata una decisione ponderata”. Giacomo Filippi, allenatore del Palermo di inizio stagione, torna sulla sua esperienza in Sicilia. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.
Mister, hai allenato questa squadra dalla preparazione estiva fino alla pausa invernale. Senti anche un po’ tua questa promozione in B?
“Questo gruppo è stato creato in sinergia tra me e la società, sono stati cinque mesi intensi di lavoro dove abbiamo ottenuto buoni risultati, forse un po’ altalenanti ma in linea con quello che era l’obiettivo iniziale, arrivare tra le prime tre. Poi è sotto gli occhi di tutti il fatto che il Palermo ha fatto un finale di stagione eccellente e di questo va dato merito a mister Baldini, alla squadra, alla società e ai tifosi”.
Cosa è mancato al tuo Palermo?
“La squadra alternava grandi partite in casa e aveva qualche problemino fuori, problema poi superato col tempo. C’è da dire però che l’altalenta di risultati si è verificata anche con mister Baldini almeno fino ad aprile, poi hanno ingranato nelle ultime partite e soprattutto nei play off”.
Ti aspettavi questa promozione?
“Me l’aspettavo, più che altro perché questa squadra è stata costruita in estate per andarci in Serie B. Noi quando siamo stati esonerati, non scordiamoci, eravamo terzi in classifica. La squadra è arrivata, nel finale di stagione, in una condizione psico-fisica eccezionale, migliore di tutti gli altri e questo ha fatto la differenza”.
Hai qualche rimpianto in particolare?
“No, assolutamente. È stata un’esperienza molto formativa e che porterò dentro di me a lungo. Allenare il Palermo non è per tutti, io e il mio staff abbiamo dato tutto. Questo era un gruppo con caratteristiche ben specifiche, ogni calciatore è stato scelto perché secondo me poteva dare tanto in questa realtà e nel mio sistema di gioco”.
Cosa hai imparato da questa esperienza?
“Che la lealtà è sempre alla base di tutto, voglio essere sempre una persona e un allenatore leale che dirà la verità in faccia come ho sempre fatto. Avevo un rapporto schietto e sincero con tutti i miei calciatori, mi sento ancora con tanti di loro e questo vuol dire che mi sono comportato bene”.
Il 30 giugno scade il tuo contratto con il Palermo. Quali sono i tuoi progetti futuri?
“Sicuramente ricominciare subito a lavorare sul campo per dimostrare quanto valgo e far valere le mie idee. Aspettiamo, vediamo quello che nasce in questi giorni e mi farò trovare pronto”.
Perché una squadra dovrebbe scegliere Filippi come suo nuovo allenatore?
“Perché metto in campo le mie idee, la mia conoscenza, la mia professionalità, tutto quello che ho studiato e che continuo a studiare, in questi mesi mi sono confrontato con tanti staff di Serie A, B e C per migliorare il mio modo di lavorare: la mia idea è sempre quella di proporre qualcosa di cui il gruppo, che sia giovane o meno giovane, può beneficiarne”.