Favola Akragas, contro Melfi 1-1: in un festante Esseneto il Gigante resta in Lega Pro-Cronaca e tabellino

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Finisce con un lieto fine la favola Akragas che per certi versi stava diventando

Finisce con un lieto fine la favola Akragas che per certi versi stava diventando un film horror. Dopo appena 10 minuti gara in salita per i siciliani che, a causa di una sfortunata autorete di Riggio, consentono al Melfi di passare in vantaggio. La partita è tiratissima, spezzettata, tatticamente interessante ma con poche emozioni. Gli uomini di Di Napoli, che verrà espulso e forse questo dà la giusta scossa, gettano il cuore oltre l’ostacolo e trovano il pari ad un quarto d’ora dalla fine. Come in ogni favola che si rispetti è il gol che non ti aspetti: assist dell’appena entrato e giovanissimo Leveque, zampata vincente del furetto Longo al primo gol in stagione. Un 1-1 che vale oro e consente al Gigante di continuare a calcare i campi di Lega Pro.

PRIMO TEMPO: Parte forte il Melfi che già al 2’ si rende pericoloso: sponda di De Angelis per Foggia che calcia ma non inquadra lo specchio. Al 5’ il primo squillo dei padroni di casa: rapido uno-due tra Coppola e Palmiero che porta al tiro del primo, palla alta di un soffio. Al 7’ Akragas vicina al vantaggio: palla filtrante per Salvemini che piazza la zampata, Gragnaniello riesce a respingere, sulla sfera si avventa Cocuzza che dal limite spara alto di un soffio. Al 9’ Melfi in vantaggio: Grea sfonda a destra e crossa in area, Riggio nel tentativo di spazzare svirgola e sorprende il proprio portiere, è 0-1. Prova a reagire la truppa biancazzurra che due minuti più tardi ci prova con Salvemini, mira ancora una volta imprecisa. Al 19’ Akragas sciupona: Coppola arriva sul fondo e crossa tagliato, Cocuzza da dentro l’area piccola non riesce a spizzicarla. Al 29’ Melfi vicino al raddoppio: punizione dai 30 metri di Vicente, Foggia salta più in alto di tutti ma incorna alto. Al 34’ nel tentativo di crossare Esposito fa partire un fendente che spizzica la traversa e finisce sul fondo. I ragazzi di Di Napoli sembrano risentire dello svantaggio e sbagliano tanti appoggi elementari. Al 40’ botta dalla distanza di Palmiero, palla fuori di un metro. Finisce così la prima frazione tra i mugugni del pubblico, Akragas-Melfi 0-1.

SECONDO TEMPO: Parte senza troppe emozioni la ripresa, gioco continuamente spezzettato da falli tattici sia da una parte che dall’altra. Al 56’ proteste biancazzurre: Sepe entra in area e cade in contrasto con Bruno, per il direttore di gara è simulazione. Al 62’ Salvemini brucia sullo scatto il diretto marcatore e sferra un tiro-cross in diagonale, è bravo Gragnaniello in tuffo ad anticipare Klaric sventando la minaccia. Al 66’ si accende un diverbio tra Romeo e mister Di Napoli, che porta ad una mischia furibonda, espulso il tecnico, ammonito il difensore gialloverde. Al 73’ Akragas sciupa ancora: palla filtrante per Klaric, che ha tutto il tempo per controllare ma a tu per tu con Gragnaniello gli calcia addosso. Al 76’ il pari Akragas: splendido taglio di Leveque che pesca in area Longo, l’esterno supera in velocità Bruno e spizzica quel tanto che basta a battere Gragnaniello, è 1-1. Crolla sulle gamba la truppa di Diana che non trova la reazione neanche dopo i quattro di recupero. Nel finale è Klaric a sfiorare il 2-1, ma sciupa tutto da pochi passi. Finisce così, Akragas-Melfi 1-1.

IL TABELLINO:

AKRAGAS (3-5-2): Pane; Russo (73’ Leveque), Riggio, Thiago; Longo, Coppola (82’ Mileto), Bramati, Palmiero, Sepe; Cocuzza (46’ Klaric), Salvemini. A disp.: Addario, Tardo, Caternicchia, Petrucci, Rotulo, Pezzella, Sicurella, Minacori, Cochis. All. Di Napoli.

MELFI (4-3-1-2): Gragnaniello; Grea (21’ Bruno), Romeo, Laezza, Lodesani; Esposito, Vicente, Obeng (79’ Gammone); Marano (60’ Demontis); Foggia, De Angelis. A disp.: Viola, Gava, De Giosa, Libutti, Ferraro, Pandolfi, Mangiacasale, Battaglia, De Vena. All. Diana.

ARBITRO: D’Apice di Arezzo (Scatragli-Li Volsi). IV ufficiale Viotti di Tivoli.

MARCATORI: 9’ aut. Riggio, 76’ Longo.

NOTE: ammoniti Sepe, Romeo, Esposito, Bramati. Espulso al 66’ Di Napoli per proteste. Spettatori oltre 2.500.