Il comunicato n. 109 del Dipartimento Interregionale della LND ha ufficializzato il ritiro dell’Akragas dal campionato di Serie D, girone I. Una notizia che scuote il calcio siciliano e che impone un brusco ridisegno della classifica, con l’annullamento dei punti ottenuti contro la squadra agrigentina.
Per l’ASD Pro Favara significa perdere 6 punti conquistati con merito nei due derby, un colpo pesante non solo per la classifica, ma anche per il valore delle battaglie sportive vissute sul campo. “Prendiamo atto del regolamento, anche se riteniamo che alcune norme debbano essere riviste per non penalizzare chi i punti li guadagna sudando”, afferma la società gialloblù in una nota ufficiale.
Oltre all’aspetto sportivo, il ritiro dell’Akragas porta con sé un senso di dispiacere per la scomparsa, almeno temporanea, di un club storico, territorialmente vicino, con il quale ogni sfida ha sempre avuto il sapore del derby, tra rivalità e rispetto. Agrigento, oggi, perde la sua squadra, e il Favara si unisce al rammarico della città capoluogo.
Ma ora è il momento di guardare avanti. Se la classifica è cambiata, lo spirito della squadra non deve farlo: la missione salvezza resta l’obiettivo principale. “Da oggi in poi la classifica la guarderemo solo alla fine. Servirà concentrazione, forza e convinzione per conquistare sul campo i punti che ci mancano”, il messaggio chiaro della società.
Fondamentale sarà il supporto dei tifosi. Il legame con il pubblico gialloblù, nonostante le note difficoltà con il tifo organizzato, resta un punto di forza. “Favara deve dimostrare di volere la Serie D, di difenderla con i denti in campo e sugli spalti. Sappiamo i motivi dell’assenza al ‘Bruccoleri’ della parte più calda del tifo, ma vogliamo ribadire che troveremo soluzioni per la prossima stagione. Oggi, però, c’è una battaglia da combattere insieme.”
Il riferimento all’ultimo derby vinto ad Agrigento, in un campo difficile e sotto la pioggia, è un monito per il gruppo: i punti persi non devono diventare un alibi, ma un motivo in più per lottare.
Favara deve restare compatta. La Serie D è un patrimonio della città e nessuno vuole lasciarsela sfuggire.