Ex Palermo, Favo: “Quante emozioni in rosa. Ricordo drammaticamente la strage di Capaci, passammo lì poco prima…”

Ai microfoni di “Repubblica”, l’ex centrocampista del Palermo, Massimiliano Favo, oggi tecnico della Nazionale Under 15, ricorda i suoi trascorsi in rosanero:

“In rosa ho vissuto il momento più importante della carriera. Sono arrivato che non avevo 23 anni e sono andato via a 28. Palermo è Palermo: solo chi ci ha vissuto può capire cosa significhi. «Il dialetto mi era entrato dentro. Con la compagna di mio figlio, mi sento di casa, come se non fossi mai andato via. Ho vissuto a Mondello, con Renata, mia moglie. Ci siamo spostati presto, avevo ventuno anni, lei uno in meno”.

“L’ultima volta sono tornato a Palermo a luglio del 2021. Ho avuto il piacere di conoscere Mirri e di donare al museo la mia maglia e la fascia di capitano di quella famosa Coppa Italia vinta con il Como”.

“Il ricordo più drammatico? La trasferta di Avellino. Perdemmo, a tempo scaduto, contro una squadra ormai retrocessa. La vigilia ci lasciò un segno indelebile. Partimmo sabato pomeriggio, il 23 maggio del 1992, con il pullman direzione Punta Raisi, poco prima dell’esplosione che uccise Giovanni Falcone. Nel ritiro cadde il gelo, cercammo subito un televisore per saperne di più mentre cominciavano ad arrivare le immagini della strage. Tornati in città, all’altezza dello svincolo di Capaci, c’era la devastazione. Mi si strinse il cuore”.

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