Torna a parlare Sinisa Mihajlovic. Il tecnico del Bologna, ex allenatore, tra le altre, del Catania, torna sulla sua malattia e sul percorso che sta affrontando:
“In questi quattro mesi difficili ho conosciuto al Sant’Orsola medici straordinari, infermieri che mi hanno curato e sopportato: so che ho un carattere forte, difficile ma loro sono stati meravigliosi con me. Li ringrazio tutti di cuore, anche per la vicinanza alla mia famiglia. Sono stati tutti fondamentali, senza di loro non avrei fatto quello che ho fatto. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno avuto un pensiero per me. Mi sono sentito molto protetto e voluto bene, sentendomi come parte di una famiglia. Poi volevo ringraziare tutti i tifosi e soprattutto i tifosi del Bologna che mi hanno fatto sentire come un fratello. Ringrazio anche la società in tutte le sue componenti perché sono stati unici, sin dal primo momento, non hanno mai messo in dubbio la mia permanenza qui. Grazie anche ai miei amici più stretti, uno particolare e più sentito alla mia famiglia. Mia moglie è stata tutti i giorni con me e mi ha dimostrato di essere fortunato: forse è l’unica persona al mondo che ha più palle di me. I miei figli sono la mia vita e quando c’era il problema di trovare un donatore hanno accettato di fare subito tutti gli esami del caso”.
Sulla malattia: “Sono stato rinchiuso in una stanza d’ospedale da solo e il mio più grande desiderio era di prendere una boccata d’aria fresca. Non mi sono mai sentito un eroe, solo un uomo sì forte, con carattere ma sempre un uomo con tutte le sue fragilità. Voglio dire a tutti quelli che sono malati gravemente che non si devono sentire meno forti se non l’affrontano come me: non c’è da vergognarsi di aver paura, l’importante è non perdere mai la voglia di vivere. La leucemia è una malattia bastarda, ci vuole molta pazienza, bisogna ragionare giorno per giorno, per piccoli obiettivi. Non si deve mai perdere la voglia di combattere. Alla fine se sei forte e ci credi arriva il sole. Più il tempo passa più riprenderò le forze, ho perso tanti chili, prendo 19 pastiglie al giorno però li prendo perché bisogna farlo. “.
Sui risultati della squadra emiliana: “Tutti i giorni ho fatto sacrifici per arrivare a un certo obiettivo e speravo di vedere in campo un po’ di questa forza e di questo sacrificio che io ho fatto ogni giorno, ma non è sempre stato così. Io, nonostante tutto, devo dirvi che sono incazzato nero per i risultati e per il comportamento della squadra. Da adesso in poi si deve dare il 200%, dobbiamo riprendere a fare punti e non ci sono altre strade. Chi non lo fa avrà problemi con me, ora lavoriamo su questo e sono sicuro che il prima possibile usciremo da questa situazione”.