Enna, Montesano a GS.it: “Ripescaggio in Serie D? Siamo molto fiduciosi. Programmi del club e addio con mister Strano…”

“La domanda di ripescaggio in Serie D? È una partita aperta. Noi siamo fiduciosi e abbiamo fatto quello che era giusto fare”. Parla così l’amministratore delegato dell’Enna, Fabio Montesano, dopo che la società in settimana ha presentato la domanda di ripescaggio in Serie D. Con il dirigente gialloverde abbiamo fatto il punto della situazione in casa ennese, parlando della stagione appena conclusa, della riconferma del ds Restuccia, del divorzio con mister Strano e dei programmi del club. Queste le sue parole a Goalsicilia.it:

Direttore, una stagione più che positiva per l’Enna, nonostante la sconfitta nella finale nazionale dei play off. Qual è il suo bilancio?
“È stata una stagione eccezionale. Siamo stati, quasi fino a fine stagione, l’unica squadra imbattuta in Italia. Certamente è stata una stagione indimenticabile. È tornato il grande pubblico allo stadio. Abbiamo visto prestazioni sportive di altissimo livello che non ci hanno fatto rimpiangere i professionisti. Si è visto grande spettacolo. Una grandissima e storica stagione”.

Quanto è stato difficile, e allo stesso tempo gratificante, riportare allo stadio tanta gente?
“La nostra è un’esperienza che nasce dall’azionariato popolare, con l’obiettivo di coinvolgere la comunità. I risultati di quest’anno sono stati la testimonianza di un obiettivo raggiunto al massimo”.

Adesso avete presentato la domanda di ripescaggio in Serie D. Cosa vi ha portato a farlo?
“Basta pensare allo spirito con cui abbiamo giocato per tutta la stagione e con cui ci siamo giocati il campionato fino all’ultima giornata. Lo stesso spirito che ci ha portati anche a giocarci la finale nazionale dei play off. In coerenza con questo, se c’è la possibilità di poter ambire alla D lo facciamo. È tutto in coerenza con ciò che abbiamo fatto durante la stagione”.

Che speranze concrete ci sono?
“Siamo stati alla sede nazionale della LND, ci hanno incoraggiati a presentare la domanda perché quest’anno qualche posto libero ci sarà. Non sappiamo quanti saranno, nessuno lo potrà sapere fin quando non ci sarà l’elenco delle società iscritte e di quelle che avranno presentato domanda di ripescaggio. La combinazione di entrambe le cose ci farà capire i posti mancanti. Fermo restando che anche le vicende che riguardano la Serie B e la Serie C avranno ripercussioni su quello che sarà l’organico di Serie D. A cascata infatti tutto incide sulle categorie inferiori”.

Mi pare di capire che c’è grande fiducia tra di voi…
“È una partita aperta. Noi siamo fiduciosi e abbiamo fatto quello che era giusto fare. Se durante l’anno ti giochi sportivamente un traguardo, poi lo devi continuare a perseguire se te lo permettono le normative”.

Per quel che riguarda il punteggio in graduatoria invece avete avuto rassicurazioni?
“Anche da questo punto di vista siamo fiduciosi: siamo capoluogo di provincia, abbiamo il campo in concessione, abbiamo l’attività giovanile presente in tutti i ranghi, quindi c’è fiducia anche per quel che riguarda il punteggio. Poi non dimentichiamo che le squadre che hanno fatto le finali nazionali dei play off hanno la priorità, così come le retrocesse dalla Serie D. Prima dunque bisognerà pescare tra queste”.

Al momento dunque programmazione in standby, in attesa di capire in che categoria l’Enna giocherà. Avete già in mente che tipo di campionato farete in caso di D o in caso di Eccellenza?
“Questo è uno dei momenti più particolari, purtroppo regna una grande incertezza. Abbiamo con noi però il nostro direttore sportivo Restuccia che in questo è un fuoriclasse, lui già sta lavorando alla grande e saprà come giostrarsi al meglio nell’una e nell’altra ipotesi. Vogliamo fare bene in ogni caso”.

Se il ds è confermato, c’è da registrare però il divorzio con mister Strano. Come sono andate le cose?
“Ci siamo trovati benissimo con Pippo Strano, una grandissima persona e non per nulla lo chiamano Professore, perché è un galantuomo nella vita e nello sport. Purtroppo è stato penalizzato e siamo stati penalizzati dalla decisione del Giudice Sportivo che lo ha visto squalificato per dieci giornate, poi diventate nove. Dovendo affrontare un campionato diventa difficile non avere il mister in panchina. Siamo stati molto dibattuti su questa scelta, ma alla fine ha prevalso la dura logica dello sport, ovvero la scelta di avere un mister in panchina. È una valutazione societaria, a malincuore abbiamo dovuto prendere questa decisione. Questa squalifica ci ha penalizzato già nella finale nazionale, non potevamo andare ad affrontare un campionato senza il mister in panchina per tante giornate. Ci dispiace moltissimo, ma è la dura logica dello sport”.

E per quel che riguarda il successore di Strano farete valutazioni diverse in base alla categoria oppure punterete su un nome che vada bene sia in caso di D sia di Eccellenza?
“Qualche idea l’abbiamo, abbiamo interlocuzioni importanti ma non posso fare nomi. Sicuramente punteremo su un nome che possa dare garanzie in queste due categorie, prevedendo proprio le due ipotesi”.

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Di Noto Luca