Enna, lettera aperta della società dopo la sconfitta di Siracusa: “Errori eclatanti della terna arbitrale”
Attraverso una lettera aperta indirizzata al presidente della LND Sicilia, Cav. Sandro
Attraverso una lettera aperta indirizzata al presidente della LND Sicilia, Cav. Sandro Morgana, al presidente Aia Nazionale, dott. Carlo Pacifici e al responsabile della CAN D, dott. Alessandro Pizzi, il presidente dell’Enna, Luigi Stompo, ha espresso il suo punto di vista dopo la sconfitta di Siracusa che ha permesso agli aretusei di centrare la promozione in Serie D, costringendo i gialloverdi a restare in Eccellenza. Questo il testo integrale:
“Preg.mi Presidenti,
Domenica a Siracusa, con la Finale Nazionale dei Play Off tra Siracusa ed Enna, si è conclusa una straordinaria stagione per il calcio siciliano dilettantistico portato alla ribalta nazionale grazie ad una finalissima del campionato di Eccellenza tutta siciliana. È stata una grande Domenica di sport che ha visto l’indiscussa vittoria delle rispettive tifoserie che si sono applaudite a vicenda per tutta la gara, facendo prevalere il fair play.
Questo è motivo di orgoglio per la nostra terra. Dal punto di vista agonistico, purtroppo, a decidere il risultato sono stati, ancora una volta, le sviste rectius gli eclatanti errori compiuti dalla terna arbitrale evidentemente non all’altezza di una finale nazionale di Eccellenza. I molteplici errori gravi, evidenti e rilevanti sul risultato finale sono documentati in seno alle riprese televisive, ormai presenti in tutte le competizioni, e confermati dalle “confessioni” rese dallo stesso difensore aretuseo che effettivamente aveva “toccato” la palla con le mani nella propria area di rigore. Con notevole rammarico questa Società è costretta a richiamare l’attenzione della LND e delle Associazioni di categoria sull’annosa problematica che affligge lo sport dilettantistico ovvero l’incompetenza e l’inadeguatezza degli arbitri chiamati a dirigere le competizioni sportive tanto più se tale inidoneità mette a rischio, annullandola completamente, un’intera stagione contraddistinta da importanti sforzi economici, sacrifici e fatiche, mortificando le aspettative di un intera città che negli ultimi anni ha realizzato un miracolo sportivo.
Indiscutibile come tale circostanza non è più ammissibile né tollerabile!
Per come facilmente riscontrabile dalle riproduzioni fotografiche estrapolate dalle immagini televisive e dai frames, posti a corredo della lettera aperta, l’arbitro in occasione del secondo gol annullato (quello relativo al fallo di mano commesso dal giocatore aretuseo) è posizionato perfettamente in linea e sta guardando proprio nella giusta direzione (ovvero verso il giocatore che ha commesso il fallo) quindi NON POTEVA NON VEDERE.
È lecito chiedersi a questo punto, come può l’Arbitro e/o il suo Assistente vedere il fallo di mano e non vedere chi lo ha effettivamente commesso?
Come può l’Arbitro e/o il suo Assistente vedere il fallo di mano e non vedere che il giocatore cui attribuisce il fallo è in posizione avanzata rispetto a chi lo ha commesso veramente?
È lecito, altresì, chiedersi come possono essere chiamati a co-dirigere un incontro di tale caratura due assistenti per i quali è abbondantemente ed “infruttuosamente” decorso il termine di tempo necessario per fare il cosiddetto salto di categoria ovvero per essere chiamati ad arbitrare nella categoria di grado superiore??
L’episodio del gol annullato, ahimè, non è l’unico ad aver compromesso il regolare svolgimento dell’incontro.
Si ritiene, dunque, necessario allegare tutta la documentazione video-fotografica degli ulteriori errori/orrori arbitrali che hanno riverberato i nefandi effetti sull’impietoso ed ingiusto risultato finale.
La posizione in campo dell’Arbitro e dei suoi Assistenti non consente giustificazione alcuna in ordine agli errori eclatanti di cui gli stessi si sono resi autori e che hanno inficiato il risultato finale di talché legittimo è il sentimento di frustrazione ed il clima di profonda incertezza che si è ingenerato nella scrivente Società che da sempre si è contraddistinta per fair play con le squadre e le tifoserie avverse, con le Istituzioni Statali di ogni ordine e grado, con le Istituzioni federali e sportive e con la stessa classe arbitrale accettandone sempre i verdetti e le decisioni senza mai discuterle né censurarle.
La società si riserva, pertanto, di far valere i propri diritti in tutte le competenti sedi sottoponendo al vaglio di dette Autorità l’operato dell’Arbitro e dei suoi Assistenti affinché venga avviata apposita inchiesta tesa a far luce sugli errori e decisioni arbitrali di cui è rimasta vittima. Quanto accaduto durante la finale nazionale è intollerabile ed inammissibile per tutto il popolo gialloverde, per tutti gli amanti dello sport PULITO! I fatti di domenica, a nostro sommesso parere, sono INACCETTABILI anche e soprattutto per le Istituzioni sportive e per la stessa classe arbitrale. Al fine di evitare il ripetersi di tali circostanze, si chiede che venga avviato, senza ulteriore indugio, un intervento ai massimi livelli per assicurare la preparazione, la professionalità, la competenza e la competitività della classe arbitrale. Da ultimo, si coglie l’occasione per complimentarsi con tutti gli impiegati degli uffici della LND Sicilia i quali, con altissima professionalità ed immensa disponibilità, ogni giorno, ci aiutano e collaborano, questi si professionisti da serie “A”.
Il Presidente
Luigi Stompo”.